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La nuova circolare cambia la legge sulla droga alla guida? Non proprio

Guida sotto effetto di droghe: la circolare dell’11 aprile fornisce chiarimenti pratici senza annullare la nuova normativa del Codice della strada.
Continua il periodo di incertezze legate alla normativa sulla guida sotto l’influenza di droghe, con la presunta “retromarcia” della circolare dell’11 aprile che ha generato confusione tra le forze dell’ordine e i cittadini. Contrariamente a quanto riportato da alcuni, la circolare non annulla le modifiche apportate al Codice della strada nel 2024, ma piuttosto fornisce indicazioni operative per l’applicazione della legge. Analizziamo cosa cambia effettivamente e cosa potrebbe accadere se la questione arrivasse davanti alla Corte Costituzionale.
La modifica al Codice della strada
Il nuovo Codice della strada, in vigore dal 14 dicembre 2024, ha introdotto modifiche significative rispetto alla normativa precedente, in particolare riguardo alla guida sotto l’effetto di droghe. Se prima, fino al 13 dicembre 2024, l’articolo 187 puniva chi fosse “in stato di alterazione psicofisica”, oggi basta che un automobilista risulti positivo ai test tossicologici per essere denunciato.
L’introduzione di questo cambiamento ha destato discussioni, in quanto è venuto meno il bisogno di provare l’effetto alterante delle sostanze, rimanendo solo la positività ai test.
Le direttive operative
Nonostante la confusione generata, la circolare dell’11 aprile 2025 non modifica la legge ma fornisce dettagli su come eseguire i controlli. Le Prefetture sono state incaricate di diffondere le istruzioni ai corpi di Polizia Locale per rendere omogenea l’applicazione della legge.
In particolare, la circolare stabilisce che per sanzionare una persona, ci deve essere una “correlazione temporale” tra l’assunzione della sostanza e la guida, indicando che l’influenza della sostanza deve essere tale da compromettere le capacità di guida. La circolare descrive anche come deve essere prelevato il campione di fluido orale e come devono essere eseguiti gli accertamenti tossicologici.

La posizione del Ministero delle Infrastrutture e l’incertezza legale
Il Ministero delle Infrastrutture ha confermato che la circolare non contraddice le modifiche normative del Codice della strada, ma è una guida pratica per l’applicazione delle nuove regole. La circolare ha l’obiettivo di semplificare i controlli sull’uso di stupefacenti, eliminando la difficoltà di provare lo “stato di alterazione”, che era soggettivo e difficile da dimostrare.
Nel frattempo, la Corte Costituzionale dovrà esaminare se le modifiche introdotte all’articolo 187 siano compatibili con la Costituzione. In caso di dichiarazione di incostituzionalità, la normativa verrebbe annullata e non sarebbe più applicabile.
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