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La Ferrari elettrica sarà su base cinese? Ecco cosa sappiamo

Maranello sarebbe in trattative con la Leapmotor per lo sviluppo di una nuova auto elettrica. Le indiscrezioni, riportate dalla Reuters, sollevano molti dubbi.
Una notizia inattesa ha scosso il panorama automobilistico in Cina: “Ferrari sta trattando con Leapmotor per sviluppare una nuova auto elettrica basata su una piattaforma cinese“. La rivelazione, parafrasata dalle dichiarazioni di Zhu Jiangming, fondatore di Leapmotor, è apparsa in un lungo articolo della Reuters e rapidamente rilanciata dai media locali. Ma cosa c’è di vero dietro questa indiscrezione?
A Jinhua, città che ospita la fabbrica Leapmotor, le richieste di commento sono state accolte con un secco “no comment” da parte dei portavoce aziendali. Anche Ferrari, contattata in merito, ha ribadito la propria linea di non commentare “speculazioni e indiscrezioni“. Tuttavia, la cautela delle dichiarazioni non impedisce di analizzare le parole riportate da Reuters: Zhu avrebbe parlato di colloqui in corso per una partnership volta allo sviluppo di un nuovo modello basato sull’architettura elettrica di Leapmotor.
Differenze profonde tra i due marchi
Sebbene ci siano state conferme indirette di un incontro tra Benedetto Vigna, CEO Ferrari, e Zhu Jiangming ad Hangzhou, è difficile immaginare che Maranello possa adottare una piattaforma cinese. Di più, farebbe accapponare la pelle di tutti i ferraristi e andrebbe totalmente contro tutta la storia della casa automobilistica emiliana. La prima auto elettrica di Ferrari è già in fase avanzata di sviluppo e il debutto ufficiale è previsto per il 9 ottobre 2025, con l’arrivo su strada l’anno successivo.
Inoltre, le filosofie industriali dei due brand sono radicalmente diverse: Leapmotor punta su auto elettriche confortevoli, ben rifinite ma con potenze moderate, prezzi contenuti e autonomie elevate, anche grazie a sistemi come il range extender. Tutto il contrario di Ferrari, che basa il suo DNA su prestazioni estreme e tecnologia da competizione.
Il vero interesse: l’architettura software
Un possibile punto di interesse per Ferrari potrebbe però essere l’architettura software di Leapmotor. I sistemi di bordo risultano estremamente fluidi e intuitivi, e l’assistenza alla guida è a un livello molto avanzato. I veicoli Leapmotor sono infatti in grado di gestire in autonomia i cambi di corsia e i sorpassi in autostrada, senza input manuale del conducente.
Questa tecnologia potrebbe rappresentare un asset strategico anche per marchi di lusso come Ferrari, sempre più interessati a integrare sistemi di guida assistita di nuova generazione senza sacrificare il piacere di guida.

Un’indiscrezione tutta da confermare
Sebbene la possibilità che Ferrari utilizzi piattaforme complete di Leapmotor sia remota, il know-how tecnologico cinese potrebbe offrire opportunità mirate, soprattutto nel campo del software e dell’automazione.
In ogni caso, per ora si tratta solo di indiscrezioni: il futuro dirà se tra il Cavallino Rampante e Leapmotor nascerà una collaborazione concreta o se resterà solo una suggestione. Ma il solo pensare che il marchio per eccellenza della sportività made in Italy possa utilizzare parti o componenti made in China è semplicemente inaccettabile: tutto lascia pensare che sia una nuova trovata di marketing della Leapmotor, in cerca di visibilità con titoli ad effetto.
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