Jeep Avenger elettrica: l’esame è superato a pieni voti

La Jeep Avenger elettrica gode di ampi consensi all’estero e, alla prova sul campo, si capisce bene perché, molto divertente da guidare.

La Jeep Avenger è un modello di importanza capitale all’interno delle strategie commerciali del brand a stelle e strisce. Lo si evidenzia pure da un fatto, ossia dall’attenzione riposta nella qualità costruttiva. Con lei si punta a conquistare la platea mondiale, il che implica necessariamente uno studio certosino della qualità. Oltre alla termica, pure la versione elettrica immessa in commercio passa con il massimo dei voti la prova sul campo.

Insomma, i 20 mila clienti europei che l’hanno già ordinata possono dirsi ampiamente soddisfatti. Resta da capire se e quanto ci vorrà prima del successo della bev nella penisola italiana. Per il momento, essa costituisce appena il 15 per cento del totale, mentre altrove costituisce (udite udite) il 40 per cento.

Che i mezzi a zero emissioni fatichino dalle nostre parti è sotto gli occhi di tutti, basti pensare alle poche domande degli incentivi messi sul tavolo dal Governo. Attualmente, l’esecutivo, capitanato da Giorgia Meloni, sta, peraltro, pensando di trasferire parte degli incentivi iniziali all’acquisto delle endotermiche, sempre le protagoniste assolute.

Accelerazione sbarazzina

Comunque vada, la Jeep Avenger a trazione 100 per cento elettrica dispensa emozioni. Senza ricapitolarne le caratteristiche (che potete trovare qui), l’accelerazione è sbarazzina. Rispetto alla controparte ICE, ha uno spunto decisamente migliore. Chi adora sondarne i limiti di performance si divertirà un sacco.

Sicuro, le aspettative devono rimanere realistiche, ma in rapporto a un prezzo accessibile (il listino parte da 35.400 euro), ha parecchio da dare. La frenata rigenerativa è incrementabile, mentre in merito a sterzo e sospensioni i progettisti hanno trovato la via di mezzo. Qualcosa lo perde in termini di passo, a paragone con la termica: una sfumatura non in grado di intaccare il valore complessivamente percepito.

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