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Italia: oltre dieci i milioni di auto “over 20”
Le auto con oltre vent’anni sono oltre 10 milioni in Italia, di cui molte con un valore storico, riconosciuto dall’Automobil Club d’Italia.
Il parco auto circolante in Italia, composto da 40,2 milioni di unità, è tra i più vecchi dell’intero Vecchio Continente. Del totale complessivo 10 milioni hanno oltre vent’anni, come riporta la Lista di Salvaguardia, stilata da ACI Storico, in collaborazione con Stellantis Heritage, Registro Italiano Alfa Romeo (RIAR), Associazione Amatori Veicoli Storici (AAVS) e Ruoteclassiche.
Dall’indagine, intitolata “Il motorismo storico in Italia. Primo Rapporto sul mondo delle auto storiche”, è emerso che 4,3 milioni di esemplari hanno un valore storico. Un patrimonio complessivo stimabile in 104 miliardi di euro, ripartito tra il 57 per cento del Settentrione, il 27 per cento del Centro e il 16 per cento del Sud e delle Isole. Ogni anno i veicoli comportano una spesa di mantenimento di 5,2 miliardi di euro e quasi 2 la partecipazione alle rassegne di settore.
“Per la prima volta abbiamo uno studio sul motorismo storico che offre un’analisi approfondita di un fenomeno che coinvolge milioni di italiani, tra proprietari e appassionati – afferma il presidente dell’ACI, Angelo Sticchi Damiani -. È un mercato non più di nicchia che si sta espandendo con ricadute economiche significative, in termini di valore e indotto, e che appassiona sempre di più anche le giovani generazioni”.
Si sollecita un intervento normativo
Il numero uno dell’Automobil Club d’Italia ha, quindi, aggiunto che “i dati presentati in questo Rapporto confermano l’urgenza di distinguere, a livello normativo, le auto storiche dalle auto vecchie, che sono insicure, fortemente inquinanti e non presentano alcun valore storico né collezionistico, anche per consentire alle Amministrazioni comunali di capire a quali consentire e a quali, invece, negare l’accesso ai centri storici”.
“Tutto questo non solo per tutelare il valore di veicoli unici, testimoni dell’evoluzione dell’ingegno umano, della tecnologia, dello stile e del design, ma anche per evitare la crescita di preoccupanti sacche di elusione fiscale – ha proseguito Sticchi Damiani -. Le auto storiche devono essere tutelate, le auto vecchie, invece, sostituite e, per il bene dell’intero sistema mobilità, i loro proprietari devono essere messi in condizione di acquistare auto più sicure, più efficienti e più rispettose dell’ambiente”.
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