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iPhone 14: cos’è il crash detection e perché può salvare dagli incidenti
L’iPhone 14 implementa crash detection, una nuova funzionalità per trarre in salvo gli automobilisti in caso di incidente stradale.
Ieri, mercoledì 7 settembre 2022, si è tenuto l’evento annuale Apple incentrato sulla presentazione dei nuovi dispositivi mobile. Sul palco dello Steve Jobs Theatre non si è parlato di Apple Car, ma comunque il tema delle auto è stato toccato in senso lato, grazie a un’inedita caratteristica implementata sull’iPhone 14 e l’Apple Watch Serie 8.
La funzione si chiama crash detection e, come suggerisce il nome stesso, è in grado di stabilire se il mezzo sulla quale si viaggia ha avuto un incidente, facendo scattare in automatico una chiamata ai recapiti di emergenza.
Come funziona
A renderlo possibile un lavoro in sincrono di:
- accelerometro, in grado di registrare accelerazioni o decelerazioni fino a 256 g;
- giroscopio, per tenere monitorato costantemente il movimento e allertare in caso di improvvisi cambi di orientamento della vettura;
- barometro, capace di accertare possibili cambi di pressione all’interno dell’abitacolo, provocati dall’azionamento degli airbag;
- microfono integrato, volto a identificare i rumori e i livelli sonori tipici di un sinistro, elaborandoli in locale (quindi senza ricorrere al cloud) in osservanza del diritto alla privacy.
Se, a seguito dei dati analizzati, l’iPhone 14 o l’Apple Watch Serie 8 crede abbia avuto luogo un incidente chiede all’utente di rispondere a una chiamata, altrimenti ne partirà una ai contatti di emergenza indicando il pericolo.
In tanti avevano già anticipato l’introduzione della feature. Stando a un servizio pubblicato dal Wall Street Journal nel mese di agosto, Apple ha raccolto per l’occasione dati – in maniera anonima – da iPhone e Apple Watch sparsi in ogni angolo del pianeta durante l’intero 2021, prendendo in considerazione ogni singolo scenario. Sempre stando al media americano, i device di Cupertino hanno saputo rilevare oltre 10 milioni di incidenti, 50 mila dei quali hanno preteso l’intervento dell’ambulanza.
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