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Incidenti stradali: i tratti più pericolosi d’Italia
Quali sono i tratti italiani dove avviene il maggior numero di incidenti stradali? L’ACI dà una risposta attraverso il nuovo report.
Si riduce il numero di incidenti e decessi stradali in Italia, nel confronto tra il 2019 e il 2021 pubblicato col report dell’Aci (Automobil Club d’Italia) “Localizzazione degli incidenti stradali 2021”. L’indagine ha preso in esame i 31.407 sinistri, provocanti 47.740 feriti e 1.078 morti lungo i circa 53 mila km complessivi delle strade principali della nostra penisola.
Ebbene, su un totale di 100 incidenti 73 hanno avuto luogo nei centri urbani, 22 su tratti extraurbani e 5 in autostrada. In rapporto al 2019, sia gli incidenti (meno 5.119) sia i decessi (meno 179) si sono ridotti. Il periodo dell’anno più critico è quello estivo, caratterizzato ogni anno dall’esodo di milioni di famiglie verso località turistiche. La giornata peggiore è quella del venerdì. La fascia oraria maggiormente critica delle 18-20 registra un indice di mortalità superiore a gennaio, seguito da giugno.
Lo studio dell’ACI
Il documento pubblicato dall’ACI sottolinea poi come i sinistri capitino con una frequenza superiore sulle autostrade urbane. Non si tratterebbe di un caso, bensì di una conseguenza del forte traffico e della eterogeneità dei mezzi che vi transitano.
I tratti più pericolosi sono, nell’ordine, l’A24 Roma-Teramo, l’A52 (tangenziale Nord di Milano) nel tratto Monza Brianza e l’A1 con diramazione per Capodichino, nel Napoletano. Per quanto riguarda le extraurbane una densità maggiore di incidenti è stata riscontrata lungo le statali 719 Prato-Pistoia, nel Fiorentino, 36 del Lago di Como e dello Spluga, nel Milanese, e 671 Asse Interurbano di Bergamo.
Il tasso di mortalità delle moto (4,1 ogni 100 veicoli) e bici (2,5) è nettamente superiore di quello delle auto (1,2). La percentuale attesta che i veicoli a quattro ruote garantiscono una sicurezza maggiore dei mezzi a due ruote.
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