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Incentivi auto: “Ridefiniti nel prossimo dpcm”
Giancarlo Giorgetti, ministro dello Sviluppo economico, ha risposto anche alle domande sugli incentivi auto durante l’ultimo Question Time.
Intervenendo al Question Time della Camera, il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, si è espresso sugli ultimi provvedimenti adottati dal Governo per contrastare la crisi. Delle manovre che hanno interessato anche l’industria dei motori, con gli incentivi auto.
“Nel dpcm recentemente sottoscritto – ha esordito Giorgetti – è espressamente previsto che con successivo decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, anche in ragione dell’andamento del mercato e dell’evoluzione tecnologica, possono essere ridefiniti i requisiti di accesso oltre che l’ammontare e la destinazione delle singole misure”.
Dopodiché, sempre Giorgetti ha fatto delle considerazioni sullo stato attuale della mobilità. Da qui in avanti ci saranno sempre più profondi mutamenti nel settore dei trasporti e l’Italia mira a essere uno dei Paesi all’avanguardia da questo punto di vista.
Potranno essere rivalutate le soglie di accesso
“Anche in ragione dell’attuale crisi energetica e delle difficoltà di approvvigionamento di alcune componenti – ha spiegato Giorgetti – è d’altronde necessario che la transizione verso le nuove tecnologie sia graduale e che gli incentivi siano flessibili e idonei a modellarsi sulle esigenze che il mercato imporrà: ciò significa che nell’immediato futuro potranno essere opportunamente rivalutate le soglie di accesso alle singole misure, sia dal punto di vista dei parametri di impatto ambientale, sia in merito all’ammontare dei tetti massimi di spesa e dei singoli contributi”.
Gli incentivi auto messi a disposizione dall’esecutivo hanno attirato opinioni discordanti in merito. A tal riguardo, “ritengo che le scelte effettuate siano, nell’attuale contingenza, una valida risposta alle esigenze del mercato – ha proseguito il ministro -, assicurano la necessaria flessibilità, pongono come obiettivo quello del drastico abbattimento dell’inquinamento atmosferico ma nel quadro del principio della neutralità tecnologica e considerando il reale impatto ambientale delle nuove motorizzazioni (Life Cycle Assessment) nel corso di tutta la vita del veicolo (fabbricazione, esercizio, dismissione e recupero dei materiali)”.
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