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Incentivi auto: fondi già esauriti per termiche e ibride
Si sono già esauriti questa mattina gli incentivi auto stanziati dal Governo per l’acquisto di vetture termiche e ibride nel 2022.
In nemmeno tre settimane (inclusi i festivi) gli incentivi auto stanziati dal Governo per le auto termiche e ibride a basse emissioni di anidride carbonica (61-135 g/km) si sono esauriti. Difatti, il ministero dello Sviluppo economico aveva dato avvio alle prenotazioni sulla piattaforma informatica realizzata su misura alle ore 10 del 25 maggio. Un contributo lungamente atteso, sicché l’esecutivo ne avevo dato l’annuncio a febbraio.
In mattinata la somma è stata prosciugata. Rimane, al contrario, cospicua la dotazione sulle vetture ibride ed elettriche. Per le prime (2 mila euro senza rottamazione e 4 mila con demolizione di un veicolo fino a Euro 4) rimangono oltre 202 milioni sui 218,5 disposti sul range di emissioni 21-60 g/km, vale a dire più del 92 per cento. Sulle seconde (promosse da un aiuto di 3 mila senza rottamazione e 5 mila con demolizione) rimangono 187 milioni di euro sui 209 allocati, ovvero quasi il 90 per cento della cifra riconosciuta per le macchine appartenenti alla fascia tra 0 e 20 g/km.
Disinteresse per le meno impattanti: i motivi
Dunque, i numeri parlano chiaro: il tesoretto sulle auto elettriche ibride ed elettriche meno impattanti non riscuotono grande interesse. I motivi si possono riassumere in tre punti. Innanzitutto, le autorità hanno ignorato le imprese (tranne quelle del car sharing, le quali però ricorrono solitamente alla formula del noleggio), la cui quota è di gran lunga superiore rispetto ai privati.
Il secondo freno è costituito dai contributi statali, abbassati in misura variabile in ciascuna situazione, ma che nell’ipotesi più favorevole sono scesi da un massimo di 8 mila euro (più 2 mila dal venditore) del 2021 ai 5 mila attuali. Infine, il limite del prezzo di listino è a sua volta diminuito da 50 mila a 45 mila euro per le plug-in e da 45 mila a 35 mila per le elettriche.
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