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Incentivi auto elettriche: i modelli più economici del mercato

Grazie al nuovo Ecobonus, nel 2025 è possibile acquistare auto elettriche con meno di 10.000 euro. Ecco le 20 più economiche disponibili con l’incentivo.
Con l’entrata in vigore del nuovo Ecobonus 2025, acquistare un’auto elettrica non è più un privilegio riservato a pochi. Grazie all’incentivo massimo di 11.000 euro, riservato a chi ha un ISEE inferiore a 30.000 euro e risiede in una FUA (Area Urbana Funzionale), alcuni modelli diventano estremamente convenienti. Soprattutto nel segmento delle vetture compatte da città, si può scendere anche ben al di sotto dei 10.000 euro, un prezzo fino a pochi anni fa impensabile per un’auto a batteria.
L’obiettivo della misura è quello di accelerare la transizione verso una mobilità a zero emissioni, offrendo alle famiglie a basso reddito un’occasione concreta per sostituire le vecchie auto inquinanti. Vediamo quindi quali sono le 20 auto elettriche più economiche che, con l’incentivo massimo, rappresentano le migliori occasioni del mercato.
Sotto i 10.000 euro: le regine della mobilità urbana
I modelli più economici si trovano nella fascia sotto i 20.000 euro di listino, e diventano accessibili a cifre davvero basse grazie agli incentivi. Apre la classifica la Dacia Spring, che nella versione base da 45 CV costa 17.900 euro: con l’Ecobonus massimo, il prezzo scende a 6.900 euro, rendendola l’auto elettrica più economica d’Italia.
Seguono la Leapmotor T03 (7.900 euro dopo incentivo) e la BYD Dolphin Surf (8.490 euro). Anche la Dongfeng Box, la Citroen e-C3 e la EMC Yudo rientrano nella soglia dei 9.000-13.000 euro, posizionandosi come alternative valide con dotazioni interessanti, autonomie fra 200 e 300 km e tecnologie sempre più raffinate.
Ecco un riepilogo dei 10 modelli più convenienti (prezzi post incentivo):
- Dacia Spring – 6.900 €
- Leapmotor T03 – 7.900 €
- BYD Dolphin Surf – 8.490 €
- Dongfeng Box – 11.300 €
- Citroen e-C3 – 12.900 €
- EMC Yudo – 13.200 €
- Fiat Grande Panda – 13.900 €
- Renault 5 E-Tech – 13.900 €
- DR 1.0 – 13.900 €
- Hyundai Inster – 13.900 € (prezzo stimato in attesa dell’ufficializzazione)
Sotto i 20.000 euro: più autonomia, più spazio, stesso risparmio
Salendo di fascia, ma restando sempre sotto i 20.000 euro netti dopo l’incentivo, si incontrano crossover, berline e persino station wagon più adatte a un uso misto città/autostrada. È il caso della Citroen C3 Aircross (15.790 €), della Opel Frontera, della Leapmotor B10 e della Renault 4 E-Tech, tutte attorno ai 18.900 euro. Queste auto offrono autonomie tra i 300 e i 420 km, interni più spaziosi e, in molti casi, tecnologie di guida avanzata come il cruise control adattivo e i sistemi di mantenimento corsia.
Altri modelli degni di nota in questa fascia:
- Citroen C3 Aircross – 15.790 €
- Opel Frontera – 18.900 €
- Leapmotor B10 – 18.900 €
- Renault 4 E-Tech – 18.900 €
- BYD Atto 3 – 18.900 €
- Fiat 500e (versione base) – 18.950 €
- MINI 3p. Electric – 18.500 €
- DR 3.0 EV – 19.400 €
- Hyundai Kona Electric (versione base) – 19.900 €
- Opel Corsa Electric – 23.000 € → 12.000 € di differenza post bonus, ma con versioni più semplici potrebbe avvicinarsi ai 19.000 €
Questi modelli non solo ampliano l’offerta, ma rendono evidente che il segmento delle auto elettriche sta finalmente coprendo anche le esigenze delle famiglie, non solo quelle degli early adopter con alto potere d’acquisto.

Un’occasione da non perdere (per chi può)
Mai come nel 2025 l’acquisto di un’auto elettrica sarà tanto accessibile per chi ha un ISEE inferiore a 30.000 euro e vive in una zona FUA. Tuttavia, restano criticità evidenti, come la limitazione geografica dell’incentivo e la scarsa copertura infrastrutturale in molte aree escluse. Inoltre, l’incertezza sulla piattaforma Sogei, ancora non operativa, e la necessità di aggiornamenti da parte dell’Istat rischiano di ritardare l’avvio.
Nel frattempo, chi può approfittarne ha a disposizione un’ampia gamma di veicoli elettrici a prezzi eccezionali. Il consiglio? Prepararsi subito con documentazione aggiornata, visure catastali e preventivi in mano, per non lasciarsi sfuggire una finestra di opportunità che potrebbe durare poco.
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