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Incentivi auto 2023: torneranno benzina e diesel?
In Parlamento stanno tenendo banco le discussioni circa l’eventuale rimodulazione degli incentivi auto per il 2023.
Il copione del 2022 si è ripetuto pure nel 2023: se gli incentivi auto messi a disposizione dal Governo italiano si sono presto esauriti per quanto riguarda le vetture benzina e diesel, lo stesso non è accaduto in riferimento alle ibride ed elettriche. Il tesoretto rimasto deve, dunque, trovare una nuova collocazione.
Difatti, l’esecutivo della nostra penisola, capitanato da Giorgia Meloni, si sta interrogando se sia o meno opportuno modificare l’ecobonus, con ulteriori risorse da attribuire all’acquisto dei mezzi endotermici. Intervenuto alla Camera dei deputati, il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha dichiarato: “Bisogna incentivare chi ha bisogno dell’auto. I soldi dello Stato devono servire per svecchiare il parco auto, togliendo dalla strada gli Euro 0-1-2-3”. Il proposito perseguito dalle istituzioni è di “aiutare chi non si può permettere di cambiare la vecchia auto, non chi ha le facoltà per comprarsi se vuole un’auto elettrica”, ha proseguito l’onorevole.
Gli Euro 4 potrebbero finire nel programma di rottamazione
Sul totale dei 190 milioni di euro di incentivi per i veicoli con emissioni di anidride carbonica nel range tra 0 e 20 g/km, quasi 162 milioni sono tuttora disponibili. Rispetto ai 235 inizialmente stanziati nella fascia tra 21 e 60 g/km, ne restano più di 214. Invece, i 150 milioni di euro relativi ai mezzi tra 61 e 135 g/km sono stati completamente spesi nel giro di poche settimane.
Una decisione a tal riguardo potrebbe essere assunta già entro la fine del mese di aprile. Tra le soluzioni vagliate, si pensa anche a inserire gli Euro 4 nel programma di rottamazione. Nel mentre, l’Anfia reclama incentivi auto più generosi, portandoli dagli attuali 3 mila euro (senza rottamazione) o 5 mila euro (con rottamazione) a un massimo di 7 mila.
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