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Il futuro delle autostrade: Aspi svela un ambizioso piano da 21,5 miliardi
Un impegnativo percorso verso un’infrastruttura autostrade modernizzate e sostenibili per una mobilità futura sicura ed efficiente.
Il gruppo Autostrade per l’Italia (Aspi) ha recentemente annunciato un accelerato piano di sviluppo che mira a rivoluzionare i suoi 3.000 chilometri di autostrade a pedaggio. Con un impegno finanziario di 21,5 miliardi di euro suddivisi tra investimenti e manutenzioni, l’obiettivo è di rinnovare e potenziare l’infrastruttura esistente, rispondendo così alle crescenti esigenze di traffico e di sostenibilità ambientale.
Investimenti e modernizzazioni chiave
Con una consegna al Ministero delle Infrastrutture prevista per novembre, Aspi ha delineato i primi quattro progetti di un totale di 12. Il 2023 vedrà un investimento di 1,1 miliardi di euro in modernizzazioni e nuove costruzioni, cifra che aumenterà a 1,4 miliardi nel 2024. Tra gli interventi previsti, spiccano la riqualificazione di tratti cruciali come la Barberino-Calenzano (A1) e l’ampliamento alla quarta corsia Milano Sud-Lodi (A1), insieme a progetti di ampliamento su altre arterie chiave.
Un’occhiata ai progetti futuri
Nei prossimi anni, Aspi prevede di completare ulteriori opere significative, tra cui i lotti 1 e 2 della Firenze Pistoia (A11), il passante di Bologna, e la Gronda di Genova. Questi progetti mirano non solo a migliorare la capacità e l’efficienza del traffico, ma anche a prolungare la vita delle infrastrutture esistenti, molte delle quali risalgono agli anni ’60 e ’70.
L’innovazione è al centro di questo piano di sviluppo. Prosegue l’installazione delle stazioni di ricarica per veicoli elettrici, con 79 stazioni ad alta potenza Free To X già operative. Questo, insieme al nuovo ciclo di ispezioni per garantire la sicurezza di ponti, viadotti e gallerie, mostra l’impegno di Aspi verso una gestione autostradale più sicura e ecologicamente sostenibile.
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