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Il Ceo di Stellantis svela la ricetta per tornare a crescere

Il nuovo piano abbandonerà l’obiettivo del 100% elettrico entro il 2030. Antonio Filosa punta su crescita, flessibilità e rilancio dei modelli tradizionali.
Il futuro di Stellantis prende una nuova direzione. Il Gruppo guidato da Antonio Filosa, succeduto a Carlos Tavares, presenterà nel primo trimestre 2026 un nuovo piano industriale che segna l’abbandono dell’obiettivo di diventare 100% elettrico entro il 2030. Un cambio di strategia che riflette l’attuale scenario del mercato automobilistico globale, tra crisi dell’elettrico, richieste dei clienti e rigidità normative in Europa.
Le tre priorità del nuovo corso
Durante l’Autumn Conference 2025 di Kepler Cheuvreux, Filosa ha delineato le tre priorità su cui Stellantis intende basare la sua rinascita: crescita del business, snellimento dei processi e aumento dei profitti. Alla guida di questa trasformazione una squadra di circa 15 figure chiave, contro le strutture più complesse del passato. Il focus resta però sulla crescita, che passerà da un rinnovato lancio di modelli capaci di intercettare la domanda. Dopo anni di ridimensionamento dell’offerta, il ceo ha annunciato il ritorno di nomi storici e nuove proposte in grado di rafforzare la presenza del Gruppo nei mercati strategici.
Il rilancio in Nord America e Sud America
Il caso più emblematico riguarda il Nord America, dove la quota di mercato di Stellantis è passata dal 12% del 2019 al 7% del 2024, complice la dismissione di modelli iconici come Jeep Cherokee e Renegade, Dodge Charger e Challenger, Chrysler 300 e alcuni RAM. Per invertire questa tendenza, la strategia è chiara: riportare in gamma i prodotti che gli automobilisti chiedono.
Ecco quindi il ritorno del V8 HEMI dopo dieci anni, la nuova Jeep Cherokee, la Dodge Charger con motore a sei cilindri e un inedito pick-up midsize RAM. Un approccio che riprende la ricetta vincente già adottata in Sud America, dove Stellantis è leader grazie a una gamma sviluppata sulle reali esigenze dei clienti e alla minore pressione normativa rispetto all’Europa.

Flessibilità e neutralità tecnologica in Europa
Per l’Europa, la parola chiave indicata da Filosa è flessibilità. Stellantis è tornata a far parte dell’ACEA, l’associazione dei costruttori europei, per rafforzare la propria voce nei confronti di Bruxelles. Al centro del confronto i limiti alle emissioni introdotti nel 2025 e la necessità di stimolare la domanda, puntando in particolare sul rilancio delle auto piccole, considerate più efficienti e sostenibili rispetto ai modelli di grandi dimensioni.
Filosa ha ribadito la necessità di una neutralità tecnologica, per consentire l’utilizzo di soluzioni diverse – dai motori termici agli ibridi fino alle batterie – senza imporre un’unica strada. Una visione che riflette le difficoltà attuali dell’elettrico e la volontà di adattarsi alle diverse realtà dei mercati mondiali.
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