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Hulk Hogan, il wrestler lascia dietro di sé un parco auto leggendario: a chi andranno?

La recente scomparsa di Hulk Hogan, ha acceso i riflettori non solo sulla sua carriera ma anche sulla sua passione per le automobili.
Tra le sue peculiarità, Hogan era noto per la sua collezione di auto potenti, prevalentemente americane, che rifletteva il suo carattere esuberante e il suo legame con la cultura muscle car.
Nel vasto parco auto di Terry Gene Bollea, in arte Hulk Hogan, spiccano soprattutto modelli che incarnano la potenza e lo spirito aggressivo tipico delle muscle car. Tra le vetture più iconiche, emerge la Chevrolet Caprice “The Devil’s Car” del 1966, un’auto d’epoca caratterizzata da una verniciatura nera con dettagli rossi e propulsore V8 da 7 litri che eroga 425 cavalli. Pur non essendo una vettura da record di velocità, la sua imponenza la rendeva perfetta per una star del ring degli anni Ottanta e Novanta.
Non meno celebre è la Dodge Charger R/T del 1968, seconda generazione di una muscle car leggendaria, famosa anche per la sua presenza nella cultura pop e cinematografica. Con un motore V8 da 7,2 litri e 375 cavalli, la Charger raggiunge i 251 km/h e sprinta da 0 a 100 km/h in circa 6,5 secondi, espressione perfetta della forza bruta e dell’estetica aggressiva che Hogan amava.
Muscle car moderne e supercar europee: l’evoluzione nel gusto di Hogan
La passione per i motori potentissimi non si è fermata alle vetture classiche. Nel garage di Hogan si trovava anche la Dodge Challenger SRT Demon del 2018, una muscle car estrema con motore V8 da 6,2 litri sovralimentato capace di erogare 840 cavalli. Con un’accelerazione da 0 a 100 km/h in soli 2,1 secondi e una velocità massima di 340 km/h, la Demon rappresentava un simbolo di modernità e prestazioni fuori dal comune, perfettamente in linea con la personalità irrefrenabile di Hogan.
Sempre a firma Dodge, la Charger SRT Hellcat del 2021 unisce la praticità di una berlina a quattro porte con la potenza di un motore V8 sovralimentato da 717 cavalli. Con un cambio automatico a 8 marce, la Hellcat accelera da 0 a 100 km/h in 3,8 secondi, offrendo una combinazione unica tra uso quotidiano e prestazioni da dragster. Hogan la considerava una delle sue auto più “utilizzabili”, senza rinunciare al carattere deciso e aggressivo.
Tra le vetture più rappresentative della sua immagine, non poteva mancare la Dodge Viper RT/10 del 1994, personalizzata con i colori rosso e giallo che hanno reso celebre Hulkamania. Il motore V10 da 8 litri e 406 cavalli garantiva uno scatto da 0 a 100 km/h in meno di 5 secondi, mentre la livrea unica rendeva il veicolo un omaggio vivente all’icona del wrestling.
Hogan non disdegnava neanche le supercar europee: la sua collezione annoverava la Ferrari 360 Spider con motore V8 aspirato da 3,6 litri e 400 cavalli, capace di toccare i 290 km/h e accelerare da 0 a 100 km/h in 4,6 secondi. La sportiva italiana rappresentava il lato più raffinato e performante del suo garage.
Accanto alla Ferrari, la Lamborghini Gallardo spiccava per il suo design tagliente e il motore V10 aspirato. Acquistata per oltre 214.000 dollari, la Gallardo era riservata ad occasioni speciali e apparizioni pubbliche, confermando il gusto sofisticato di Hogan quando si trattava di auto di lusso e prestigio.

Il rispetto per la tradizione americana si manifestava anche in modelli come la Plymouth Barracuda del 1971, animata da un motore V8 da 5,2 litri e 230 cavalli, capace di raggiungere i 188 km/h e accelerare da 0 a 100 km/h in circa 7 secondi. La Barracuda rappresentava un tuffo nel passato, custodito con orgoglio dall’icona del wrestling.
Un’altra muscle car di spicco era la Plymouth Road Runner del 1969, nota come “Date Car” per la sua tinta rossa brillante che incarnava l’energia e lo spirito spavaldo di Hogan. Equipaggiata con un V8 da 6,3 litri e 335 cavalli, la Road Runner raggiungeva i 179 km/h e si distingueva per il cambio automatico a 3 rapporti.
Quando si trattava di lusso, Hogan poteva inoltre contare su autentici “troni su ruote” come la Rolls-Royce Phantom e la Bentley Continental GT. La Phantom, dal valore di oltre 460.000 dollari, rappresentava il massimo del prestigio e del comfort, mentre la Bentley era la compagna ideale per le giornate di relax nella sua residenza a Clearwater Beach, Florida.
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