News
Governo italiano: piano per difendere le vetture “made in Italy”
L’attuale Governo capeggiato dalla Meloni, prepara un piano per difendere i veicoli italiani, ecco la situazione.
Il ministro delle Imprese e del Made in Italy ossia il Mimit dell’attuale Governo, Adolfo Urso che interviene dopo l’evento Federmanager per analizzare le decisioni di Bruxelles su Euro 7 e bando a benzina e diesel dal 2035.
Come riportato da it.motor1.com, parla Urso della situazione: “Siamo impegnati perché nei prossimi mesi ci sia un approccio più pragmatico da parte dell’Ue. Dobbiamo tutelare la nostra produzione – analizza Urso –. Su questo ho aperto un tavolo anche con Stellantis, per confrontarmi con tutto il settore. I dati dicono che la maggior parte degli incentivi sono andati ad auto Stellantis, ma soprattutto realizzate all’estero“.
Il ministro ricorda i piani attuali: “Perciò stiamo valutando come realizzare, fin da subito, degli incentivi che, di fatto e in qualche misura, favoriscano la produzione nazionale di autovetture. Insediato un tavolo tecnico sulle materie prime critiche che servono alla transizione. Passare dalla sudditanza verso l’energia russa a quella verso la Cina, per quanto riguarda sia le materie prime, sia le tecnologie verdi“.
Verso il 2026 e le auto elettriche
Il ministro Urso del Mimit dell’attuale Governo continua parlando: “Gli incentivi nel settore dell’automotive – afferma – sono stati utilizzati appieno per alcune tecnologie e sono rimasti inutilizzati per le auto elettriche, nel senso che, per la gran parte, non sono stati giudicati tali, o comunque significativi e adatti, perché l’auto elettrica in Italia costa ancora troppo e se la possono permettere in pochi”.
Anche il ministro Matteo Salvini, delle Infrastrutture e dei Trasporti (Mit), al convegno “Mobility Hub on Track”, parla così come riferito da it.motor1.com : “In un momento economico come questo avere una direttiva che obbliga a mettere a norma la casa sul fronte energetico e mette fuori norma l’auto, che non ci si può permettere di cambiare, non è economicamente sostenibile”.
Aggiunge: “La sostenibilità ambientale deve accompagnarsi con la sostenibilità economica e sociale, altrimenti saremo circondati da un’aria straordinariamente pulita, ma da disoccupati. Nei prossimi tre anni è previsto un aggiornamento: non può esserci solo l’elettrico”. Conclude così: “c’è un passaggio al Consiglio Ue entro la metà di marzo. Ho già incontrato il collega tedesco, che è in sintonia con la nostra posizione, e incontrerò altri colleghi europei. Se riusciremo a creare alleanze, che in questi 4 mesi siamo riusciti fare in Ue, e se faremo massa critica, saranno possibili deroghe”.
Clicca qui per iscriverti al nostro canale Telegram
Clicca qui per mettere "mi piace" alla nostra pagina Facebook
Riproduzione riservata © - MM