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“Gli additivi migliorano senza dubbio la qualità del carburante, ma…”: la rivelazione del capo del CEEES
Perché il prezzo della benzina cambia così frequentemente?
Con l’arrivo dell’estate, milioni di italiani si preparano a percorrere le strade verso le mete di vacanza.
Prima di mettersi in viaggio, una tappa importante è sempre quella del rifornimento di carburante. In uno scenario dove il prezzo del carburante è spesso al centro dell’attenzione, è fondamentale fare chiarezza su miti e realtà legati al mondo del rifornimento. A fare luce su questi aspetti è Nacho Rabadán, direttore generale della Confederazione Italiana delle Stazioni di Servizio (CEES), che smonta convinzioni errate e offre consigli pratici per ottimizzare i consumi senza cadere in false credenze.

Secondo Rabadán, il motivo principale delle continue variazioni di prezzo è legato al modo in cui le stazioni di servizio acquistano il carburante: «Le stazioni riforniscono con cisterne molto frequentemente. Se in un giorno il prezzo d’acquisto aumenta significativamente, è necessario adeguare rapidamente il prezzo di vendita per evitare perdite». Non esiste quindi un momento della settimana o della giornata in cui sia garantito risparmiare, poiché il mercato è estremamente competitivo e i prezzi si aggiustano costantemente all’interno di ogni singola stazione.
Un mito da sfatare è quello della presunta convenienza del rifornire di lunedì, quando si invierebbero dati alla Commissione Europea. Rabadán chiarisce: «Oggi i prezzi sono monitorati continuamente e i dati inviati rappresentano una media settimanale. Non ha senso abbassare artificialmente i prezzi in un giorno specifico».
Miti sul rifornimento: temperatura del carburante, quantità e modalità
Tra le false credenze più diffuse vi è quella secondo cui fare il pieno alla mattina presto sarebbe vantaggioso perché il carburante sarebbe più freddo e quindi più denso. Rabadán smentisce categoricamente: «I serbatoi delle stazioni sono interrati, spesso isolati e mantengono una temperatura costante tutto l’anno. Quindi, rifornirsi a orari specifici non fa davvero risparmiare».
Anche la quantità di carburante immessa nel serbatoio non altera significativamente il costo finale: solo chi rifornisse migliaia di litri potrebbe notare differenze di densità, ma per un pieno medio di circa 50 litri la variazione è impercettibile.
Riguardo al livello del serbatoio, non esiste una differenza significativa tra tenerlo pieno o a metà, ma è sconsigliabile andare spesso in riserva, soprattutto con vetture più vecchie, perché si rischia di danneggiare la pompa del carburante o rimanere a secco in situazioni poco sicure.
È vero che il carburante in autostrada costa di più. Le ragioni sono legate ai maggiori costi di gestione delle stazioni autostradali, come concessioni, personale, illuminazione e spazi. «Se vale la pena pagare di più dipende dal consumatore – afferma Rabadán – alcuni preferiscono la comodità di non allontanarsi dal percorso, altri invece cercano stazioni meno care anche se distanti qualche chilometro».
Contrariamente a quanto si pensa, il margine di guadagno delle stazioni sul carburante è oggi molto contenuto. Il vero business sono i servizi accessori come il bar, il lavaggio auto e la vendita di prodotti vari: «Per questo il nostro interesse è mantenere la benzina il più economica possibile, così da attirare più clienti e aumentare il movimento».

Un punto cruciale riguarda l’efficacia degli additivi nel carburante. Nacho Rabadán conferma che gli additivi migliorano realmente la qualità della benzina: «Le grandi marche e molte stazioni indipendenti li utilizzano, sono prodotti ben formulati e testati, persino nel mondo della Formula 1». Tuttavia, il beneficio percepito dipende molto dal chilometraggio percorso: «Se si fanno molti chilometri l’anno si nota la differenza, altrimenti, per chi percorre solo 5.000 chilometri, l’effetto è quasi impercettibile».
Consigli alla guida per risparmiare carburante e sicurezza
Oltre ai miti sul rifornimento, Rabadán ricorda che anche lo stile di guida influisce significativamente sul consumo: «Guidare in modo fluido, evitando accelerazioni e frenate brusche, fa lavorare il motore in modo più efficiente, riducendo il consumo e aumentando la sicurezza stradale. Inoltre, ciò riduce l’usura di freni e pneumatici».
Sul tema dell’aria condizionata e delle vent windows aperte, il direttore chiarisce: «A velocità elevate, tenere le finestre aperte peggiora l’aerodinamica e può far aumentare il consumo più che usare moderatamente il climatizzatore».
Infine, per quanto riguarda la pressione degli pneumatici in estate, la raccomandazione è di attenersi sempre a quanto indicato dal costruttore: «Non bisogna né sgonfiare né gonfiare troppo i pneumatici per compensare il caldo, perché entrambe le situazioni sono pericolose e possono compromettere la stabilità e la sicurezza del veicolo».
Riguardo all’uso del telefono cellulare durante il rifornimento, anche se molte stazioni permettono oggi il pagamento direttamente al distributore tramite app, Rabadán consiglia prudenza: «Meglio evitare di utilizzare il cellulare mentre si fa benzina per restare concentrati sull’ambiente circostante, evitando rischi di incidenti o dimenticanze».
Smentendo un altro luogo comune, il direttore afferma che la benzina non evapora in modo significativo se si riempie il serbatoio fino al bordo, grazie ai sistemi di contenimento adottati nei moderni veicoli.
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