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Ford ha smontato le auto BYD: quanto trovato all’interno è scioccante. Farley: “Mi toglie il sonno”

Il CEO di Ford ha un’opinione ben chiara delle sue rivali più inquietanti. Ciò che ha scoperto lo ha turbato parecchio.
La casa cinese BYD negli ultimi anni è cresciuta a dismisura, un exploit che molti esperti ed economisti avevano previsto puntualmente ma che ha comunque preso in fallo tante case costruttrici, specialmente negli USA dove i dazi di Donald Trump dovrebbero teoricamente proteggere i costruttori nazionali da questa situazione ma, in pratica, non lo hanno ancora fatto davvero.
Ma cosa avranno queste automobili di così straordinario da poter minacciare marchi come Tesla e Ford oltre al prezzo? Stessa domanda che si è posto il CEO della casa con l’ovale blu Jim Farley, uomo noto per testare sempre sul campo progetti, idee e teorie e che anche in questo caso, non si è tirato indietro.
L’approccio pragmatico di Jim Farley ha portato la casa produttrice a comprare alcuni modelli BYD, smontarli del tutto, pezzo per pezzo, per analizzarli, cosa che non è certo illegale negli States e che anzi, permette ad un brand di migliorarsi capendo quali sono i punti di forza delle sue rivali. Vediamo cosa è venuto a galla da questa operazione sulle auto cinesi.
BYD, non è come sembrerebbe!
Durante l’operazione che a quanto pare ha visto anche la partecipazione di Farley ed altri dirigenti di Ford, condotta in primavera quest’anno, ciò che i tecnici di Ford hanno scoperto ha dato loro molto su cui riflettere. Da un lato, le BYD hanno enormi pregi: “L’innovazione delle case cinesi anno per anno è incredibile”, afferma il dirigente, un’innovazione che, però, ha un prezzo: ogni anno, una ventina di costruttori cinesi falliscono perché non ce la fanno a tenere dietro al ritmo serrato con cui questo mercato va ad evolvere.

Ma queste BYD avranno anche un difetto o no? Assolutamente si: “I propulsori elettrici non hanno l’efficienza che le batterie Litio, Ferro e fosfato dovrebbero presentare, non sono perfetti. La velocità di sviluppo comunque è impressionante. Questa cosa mi toglie il sonno”, dichiara Farley in merito, sostenendo che costruire batterie migliori alzando lievemente il prezzo delle auto non sia utopico.
Non che ci sia da stupirsi se un paese con una manodopera di centinaia di milioni di operai sia così rapida nello sviluppo di tecnologie moderne. Intanto, Ford sta notoriamente lavorando al progetto di alcune Segmento B e citycar dal prezzo contenuto, per fare fronte a questi marchi emergenti. Chissà che lo smontaggio delle BYD non abbia dato loro qualche spunto…
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