Ferrari LaFerrari avrà un’erede: debutterà nel 2024

Ferrari LaFerrari avrà un’erede. Stando a un documento riservato uscito nelle ultime ore, il debutto della nuova vettura è prevista nel 2024.

Ferrari LaFerrari avrà “qualcuno” a cui cedere il testimone. Nell’arco dei prossimi anni il modello di Maranello troverà un’erede. Stando agli ultimi rumor, la vettura dovrebbe vedere la luce durante il 2024. Il forum Autopareri fa riferimento a un documento riservato della Casa del Cavallino Rampante, secondo cui la vettura sarà denominata F250 e sarà fabbricata in 828 unità.

Tre le tipologie

L’esordio dovrebbe avvenire fra due anni esatti, nell’ottobre del 2024. Tale supercar disporrà di una versione standard, realizzata in 599 esemplari e di un’edizione a tiratura limitata XX, composta da appena 30 esemplari. Si parla di un bolide concepito ad hoc per esaltare il piacere di guida provato dai fortunati futuri proprietari. Le doti di velocità e maneggevolezza tipiche del brand saranno portate a un livello successivo, anche se è prematuro dire di quanto. Oltretutto, si lascerà maggiormente desiderare dagli interessati, sicché, almeno in base al materiale emerso, il lancio avverrà nel luglio del 2026.

Per concludere, troverà spazio pure una variante spider della nuova Ferrari F250. La produzione sarà costituita da 199 esemplari e la presentazione terrà banco nel mese di ottobre del 2027. Dunque, in totale dalla catena di montaggio usciranno 828 esemplari di quella che può essere considerata a pieno titolo l’erede dell’attuale Ferrari LaFerrari.

Le info pubblicate indicano che le sessioni di prova della vettura hanno avuto il via nel luglio scorso. Il prototipo vero e proprio sbarcherà in strada a febbraio, mentre i modelli di pre-produzione dovrebbero arrivare a marzo 2024.

Naturalmente, la notizia va presa come niente più che una soffiata, una voce di corridoio. Si potrà parlare di certezze nel momento in cui i portavoce ufficiali della compagnia decideranno di rompere il silenzio. Fino ad allora sarà lecito sognare.

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