Ferrari F8 Tributo: consegnata l’ultima spider

Negli scorsi giorni è stata consegnata, a un cliente americano, l’ultimo esemplare spider della Ferrari F8 Tributo.

Si chiude, una volta per tutte, l’epopea della Ferrari F8 Tributo. Il modello del Cavallino Rampante, tra i più apprezzati degli ultimi anni, aveva già cessato la produzione e le consegne della versione coupé erano giunte al termine. Tuttavia, non erano ancora state completate le spedizioni della controparte spider. Negli scorsi giorni, comunica Car and Driver, l’esemplare finale è stato recapitato all’acquirente, proveniente dall’America. Il testimone è, nel frattempo, già passato di mano, alla 296 GTB, che ne rappresenta una sorta di erede spirituale.

La qualità costruttiva della Ferrari F8 Tributo le ha consentito di entrare nelle grazie del pubblico, abituato a vetture di un certo blasone. Con il lavoro sublime compiuto dagli addetti ai lavori, persino i più esigenti ne hanno decantato le lodi e il nuovo possessore avrà parecchio di cui sentirsi grato. Di per sé, la guida en-plein air è un piacere, ma con un’esemplare della Rossa per eccellenza allora gli standard qualitativi si innalzano a dismisura.

Prestazioni monstre: da 0 a 100 km/h in 2,9 secondi

Sotto il profilo meccanico, la Ferrari F8 Tributo cela un otto cilindri biturbo da 3.9 litri, collocato in posizione centrale, da 720 cavalli, abbinato a un cambio automatico a sette rapporti. L’unità montata dai tecnici permette di coprire lo 0-100 in 2,9 secondi, e di schizzare da 0 a 200 km/h in 7,8 secondi. Per quanto riguarda, invece, la velocità di picco, si spinge fino ai 340 km/h.

Lanciata nel 2019, la special edition scrive il capitolo conclusivo. In futuro il Costruttore, oggi diretto dal presidente John Elkann e dall’amministratore delegato Benedetto Vigna, compirà la transizione elettrica. Nel frattempo, qualche cartuccia a combustione interna rimane da sparare. E gli amanti dell’alta velocità, con adeguate risorse economiche, dovrebbero approfittarne al volo.

Leggi anche

Mini Countryman: le novità della versione elettrica