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Fermo amministrativo, oltre il danno anche la beffa: si pagherà la tassa dal 2026

Il fermo amministrativo auto è una misura estrema che può essere applicata in alcuni casi specifici. Ma c’è una novità su una tassa.
Il fermo amministrativo di una vettura è un provvedimento provvisorio che blocca la circolazione del mezzo interessato. Il proprietario, quindi, per sbloccare la situazione, non potrà fare altro che mettersi in regole con l’ente creditore che ha portato avanti tale misura estrema.
In pratica, l’ente creditore interessato – come il Comune di residenza del proprietario o l’Agenzia delle Entrate – può servirsi del fermo amministrativo dell’auto per provare a recuperare nel minor tempo possibile una determinata somma in denaro non versata da un utente. La misura può applicarsi su debiti riguardanti multe non pagate, tributi locali, tasse generali e molto altro ancora.
In definitiva, il fermo amministrativo è un blocco forzato dell’auto. Fino a quando il debitore non si metterà in regola, l’auto non potrà essere utilizzata in strada e non potrà nemmeno essere rottamata oppure venduta. L’unica cosa da fare, dunque, sarà quella di provvedere al saldo del debito.
Dal prossimo anno, inoltre, scatterà una importante novità per tutti i possessori di auto sottoposte – per tutti i motivi appena visti – a fermo amministrativo. A partire dal prossimo 1° gennaio, infatti, gli utenti dovranno anche pagare la seguente tassa. Ecco tutti i dettagli in merito.
Cambia tutto dal 2026 sulle auto sottoposte a fermo amministrativo: si dovrà pagare questa tassa
I veicoli sottoposti a fermo amministrativo attualmente sono esentati dal pagamento del bollo auto, vale a dire dalla tassa di possesso dell’auto obbligatoria per tutti i possessori di macchine. Questa normativa, però, cambierà definitivamente a partire dal prossimo anno. Ecco tutto quello che c’è da sapere su questo argomento.

Se a oggi chi ha una macchina posta sotto regime di sequestro non si dovrà preoccupare – almeno – del pagamento del bollo auto, a partire dai prossimi mesi non sarà più così. Oltre al danno, quindi, il possessore dell’auto dovrà fare i conti anche con la beffa.
Si tratta di una modifica definitiva e sostanziale in riferimento all’articolo 5 del Dl 953/1982. Questa modifica è solo una delle tante che saranno apportate sul bollo auto. L’imposta, infatti, dal prossimo anno verrà gestita in modo autonomo da ogni singola regione del nostro Paese. Inoltre, ogni utente dovrà versare la tassa in un’unica soluzione, senza più possibilità di applicazione delle rate.
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