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Euro 7, Salvini: “un salto nel buio”
Matteo Salvini boccia lo standard Euro 7, giudicandole “un salto nel buio”: per superarlo sono stati presi degli accordi con altri Paesi Ue.
“Per stoppare l’Euro 7”, il controverso protocollo di omologazione delle emissioni in arrivo fra due anni, il Governo italiano si attrezza a dovere. Intervenuto all’Automotive Dealer 2023 di Verona, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini ne ha parlato apertamente, illustrando qual è il piano dell’esecutivo capitanato da Giorgia Meloni, contro un regolamento che ha riscosso parecchie opinioni contrarie.
“Abbiamo i numeri per evitare il salto nel buio dell’Euro 7”, ha spiegato il leader del Carroccio, aggiungendo di aver stretto un’intesa con Bulgaria, Francia, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia e Ungheria. Per quanto riguarda la Germania, ogni scenario è possibile. “Vedremo, con il ministro ai Trasporti tedesco i rapporti sono ottimi”.
“Non è questione di essere europeista o anti-europeista, le norme Euro 7 sono prive di senso, anche dal punto di vista ecologico – ha proseguito Salvini – siamo una maggioranza di blocco, speriamo di diventare una maggioranza. Anche perché non avrebbe senso far entrare in vigore gli standard nel 2025, quando nel 2026 è prevista la verifica del regolamento sul 2035 e lo stop all’endotermico. Dobbiamo avere la possibilità di ridisegnare scelte che sono sbagliate nei tempi, nei modi e nel merito”.
Il “no” alle elettriche non è ideologico
In merito ai veicoli a batteria, non appone un veto assoluto. Anzi, nella Capitale circola proprio a bordo di una bev. “L’elettrico è una delle possibilità su cui puntare per il futuro, ma non è l’unica. Noi siamo per la libertà di scelta da parte dei cittadini e delle imprese”, ha chiarito ai microfoni. Le immatricolazioni delle full electric lungo lo Stivale nel primo trimestre del 2023 sono state di appena il 3,8 per centro, contro la media continentale di 12,1. “Va recuperato questo gap con il resto della Ue”, ha commentato il numero uno della Lega. Stando all’elaborazione di Quintegia, organizzatore dell’evento, l’indice Bev Italia è del 46,7 per cento. Di questo passo, non riuscirebbe a raggiungere gli obiettivi entro i termini prestabiliti.
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