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Emissioni anidride carbonica, tutti promossi nel 2021: nessuna multa Ue
Tutte le Case automobilistiche avrebbero rispettato nel 2021 i limiti fissati dalla comunità europea per le emissioni di anidride carbonica.
L’intera industria automotive dovrebbe aver rispettato i limiti sulle emissioni di anidride carbonica e, di conseguenza, aver evitato le sanzioni per i relativi sforamenti. Anche se al momento mancano conferme ufficiali da Bruxelles, indicano questo le stime comprese in un report dell’International Council on Clean Transportation (Icct), raccolto dal magazine spagnolo La Tribuna de Automoción. Nel dettaglio, per il 2021 le autorità comunitarie avevano stabilito, sulla base dei protocolli Wltp, un obiettivo medio di 118 g/Km, mentre i costruttori, pure mediante la contabilizzazione di vari incentivi sotto forma di crediti ambientali, avrebbero conseguito un valore di 114 g/km.
Se corrispondesse al vero, il “verdetto” assumerebbe particolare significativo per due ragioni. Innanzitutto, i calcoli conteggiano il 100 per cento dei volumi commercializzati, anziché il 95% come per il 2020. E, poi, è inferiore il contributo delle agevolazioni per via delle quali le Case ottengono una riduzione massima delle emissioni di 7,5 grammi. Ergo, un impatto rilevante sui risultati dei conglomerati e dei vari “pool” costituiti da vari brand è legato all’incremento delle vendite di auto ibride ed elettriche, attestato da una serie di ricerche, tra cui quella condotta dall’Acea.
I valori di ciascuna Casa
Entrando nello specifico, il report attribuisce al pool formato da Tesla, Honda e Jaguar Land Rover la miglior performance: i 65 grammi emessi si confrontano con un limite di 143. Sulla posizione intermedia del podio sale la Volvo con 102 grammi, mentre la Kia chiude terza con 105. Dopodiché troviamo: la Hyundai a 107; il triumvirato Renault-Nissan-Mitsubishi a 110; la Ford a 115; la BMW, la Mercedes-Benz, il conglomerato Toyota, Mazda, Suzuki e Subaru a 116; la Stellantis a 118; la Volkswagen a 119.
Comunque, i dati appena enunciati vanno presi come ufficiosi, visti i criteri prudenziali adottati dall’Icct e il ricorso ai numeri del 2020 per la massa media delle flotte.
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