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Effetto guerra Ucraina, anche BMW e Ford fermano attività in Russia
Si allunga così la lista di case automobilistiche con BMW e Ford che hanno deciso di interrompere la propria attività sul mercato in Russia.
Si allunga la lista di case automobilistiche con BMW e Ford che prendono provvedimenti nei confronti della Russia. Ieri era arrivato l’annuncio da parte di Jaguar Land Rover che ha deciso di sospendere le consegne nel Paese protagonista dell’invasione contro l’Ucraina.
Oggi è stato il turno di BMW e Ford: la società tedesca ha deciso di fermare l’impianto di Avtotor a Kaliningrad, la città più occidentale della Russia, e tutte le forniture al mercato russo dall’estero, mentre l’altra ha annunciato di aver sospeso le sue attività nel Paese con effetto immediato fino a data da destinarsi.
Questi i due comunicati, delle due case motoristiche
La Ford, attraverso un comunicato ufficiale, a comunicare la propria decisione, rivelando: “Non abbiamo attività significative in Ucraina. Abbiamo però un forte contingente di ucraini che lavora a Ford in tutto il mondo e continueremo a sostenerli”.
Invece la BMW, ha riferito, la decisione di sospendere sia le forniture che la produzione in Russia non ha una scadenza fino ad un punto preciso. Ulteriori mosse verranno prese a seconda di come si evolverà il conflitto. “Al momento, stiamo lavorando a soluzioni che, nonostante le forniture limitate di pezzi di ricambio, ci consentano di onorare pienamente i nostri obblighi di garanzia nei confronti dei clienti – ricorda il famoso gruppo tedesco – Continueremo inoltre a fornire servizi di manutenzione per le automobili dei nostri clienti nel rispetto di tutti gli standard del Gruppo BMW”.
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