News
Ecco come prenotare gli incentivi 2025 per le auto elettriche

Gli incentivi cambiano volto: per ottenere lo sconto non basta il concessionario, serve anche la prenotazione online. Vediamo requisiti, procedure e importi.
Gli incentivi auto elettriche 2025 introducono una novità importante: per ottenere lo sconto all’acquisto non basterà più rivolgersi alla concessionaria. Sarà infatti necessario prenotare i bonus online su una piattaforma informatica realizzata da Sogei per conto del Ministero dell’Ambiente (Mase). Il decreto ministeriale pubblicato in Gazzetta Ufficiale specifica che senza registrazione sulla nuova piattaforma non si potrà accedere all’Ecobonus.
Come funziona la prenotazione
Le persone fisiche dovranno caricare tre documenti: un’autocertificazione di residenza in una Area Urbana Funzionale (FUA), la targa del veicolo da rottamare (intestato da almeno sei mesi) e l’indicazione della persona titolare del beneficio, che potrà essere anche un familiare maggiorenne ai fini Isee. Le microimprese, invece, dovranno presentare più requisiti: autocertificazione di iscrizione al registro imprese, dichiarazione di regolarità fiscale, assenza di procedure concorsuali, meno di 10 dipendenti e un fatturato non superiore a 2 milioni di euro, oltre ai dati sul veicolo da rottamare e agli aiuti già ricevuti. Anche i concessionari saranno coinvolti, registrandosi con codice fiscale, sedi operative e Iban per ricevere i rimborsi dal Mase, che saranno erogati dopo lo sconto anticipato al cliente.
Importi e condizioni degli incentivi
Gli sconti saranno differenziati in base all’Isee. Per l’acquisto di un’auto elettrica categoria M1, il bonus sarà di 11.000 euro per chi ha un Isee fino a 30.000 euro, e di 9.000 euro per chi rientra nella fascia 30.000-40.000 euro. Per i veicoli commerciali elettrici delle categorie N1 e N2, lo sconto corrisponderà al 30% del prezzo fino a un massimo di 20.000 euro. Le condizioni restano rigide: obbligo di residenza in una FUA, rottamazione di un veicolo Euro 0-5 intestato da almeno sei mesi e mantenimento del nuovo mezzo per almeno 24 mesi.

I nodi ancora aperti
Il principale punto critico riguarda la piattaforma informatica, ancora non attiva. Secondo indiscrezioni, dovrebbe essere operativa a partire da ottobre 2025, quando gli incentivi diventeranno effettivi. Resta da capire se l’Istat aggiornerà nel frattempo l’elenco delle Aree Urbane Funzionali, modificando così la platea dei beneficiari. Lo stanziamento complessivo ammonta a 597 milioni di euro, con l’obiettivo di sostituire circa 39.000 veicoli Euro 0-5 entro il 30 giugno 2026.
Clicca qui per iscriverti al nostro canale Telegram
Clicca qui per mettere "mi piace" alla nostra pagina Facebook
Riproduzione riservata © - MM
