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Diesel Euro 5, dal 2025 stop in queste regioni
Sono stati elaborati i piani per la qualità dell’aria, che prevedono il blocco delle auto diesel dal 1° ottobre nei giorni feriali.
L’aggiornamento del Piano per la qualità dell’aria in Piemonte, approvato dal Consiglio regionale il 10 dicembre con 28 voti favorevoli e 16 contrari, si pone l’ambizioso obiettivo di ridurre drasticamente le emissioni inquinanti entro il 2030, con un traguardo intermedio fissato al 31 dicembre 2025. Grazie a un investimento complessivo di 4 miliardi di euro, il piano si concentra su quattro aree strategiche: mobilità e trasporti, che riceveranno 2,9 miliardi, seguiti da interventi per l’energia (421 milioni), le attività produttive (153 milioni) e l’agricoltura (334 milioni).
Il documento è stato redatto sulla base di studi scientifici dell’Arpa, evidenziando un approccio metodico e basato su dati concreti. Tuttavia, il presidente della Regione, Alberto Cirio, ha ribadito la necessità di un maggiore supporto da parte dell’Unione Europea per garantire che la transizione ecologica sia sostenibile per i cittadini, soprattutto per le categorie più fragili.
Le principali misure: stop ai diesel Euro 5 e trasporto pubblico per i giovani
Tra le azioni di maggiore impatto spicca il blocco della circolazione dei diesel Euro 5 nei Comuni con più di 30mila abitanti, come Torino, Novara e Alessandria, dal 1° ottobre 2025. Il divieto sarà valido nei giorni feriali dalle 8.30 alle 18.30 durante il periodo autunno-invernale, colpendo circa 250mila veicoli immatricolati tra il 2011 e il 2015, pari all’8% del parco auto regionale.
In ambito di trasporto pubblico, un emendamento proposto dal Pd introduce la gratuità per gli under 26 sui mezzi pubblici locali, un incentivo pensato per promuovere una mobilità più sostenibile. Parallelamente, il piano punta alla sostituzione di autobus e treni inquinanti, al potenziamento del trasporto pubblico e all’introduzione di soluzioni tecnologiche innovative, come i biocarburanti e l’intelligenza artificiale, per migliorare l’efficienza ambientale.
Critiche dall’opposizione: un piano ambizioso ma non coraggioso
Nonostante le misure incluse, il piano ha ricevuto critiche dalle opposizioni, che lo giudicano poco coraggioso e rischioso per i Comuni chiamati a tradurre le azioni in bandi e delibere concrete. Gli interventi in ambito agricolo e zootecnico, come la copertura delle vasche dei liquami e la riduzione delle emissioni derivanti dalla combustione dei residui vegetali, sono considerati utili ma insufficienti per affrontare le sfide della transizione ecologica. Per l’assessore all’Ambiente Matteo Marnati, invece, l’aggiornamento rappresenta un’occasione per adottare misure innovative e raggiungere gli obiettivi stabiliti. La vera sfida, ora, sarà garantire un’applicazione efficace del piano, bilanciando sostenibilità ambientale ed esigenze dei cittadini.
Il Piano per la qualità dell’aria non riguarda comunque soltanto il Piemonte, ma analoghe misure dovranno essere definite anche dalle altre Regioni che si affacciano sulla Pianura Padana. E’ facile dunque prevedere che misure analoghe di blocco dei diesel Euro 5 vengano approvate anche in Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna.
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