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Dazi USA: anche Porsche e Mercedes nel mirino
L’impatto dei dazi USA potrebbe ridurre gli utili di Porsche e Mercedes, con possibili perdite. Come il settore automotive affronta la crisi.
L’industria automobilistica tedesca sta attraversando una fase critica, con i dazi imposti dagli Stati Uniti che potrebbero avere un impatto significativo sulle case automobilistiche come Porsche e Mercedes.
Secondo un’analisi di Bloomberg Intelligence, le due società rischiano di vedere il loro utile prima delle imposte (Ebit) ridursi dell’8% entro il 2025 a causa delle nuove tariffe. Questa proiezione mette in evidenza un potenziale crollo degli utili, stimato a circa 2,4 miliardi di euro. Qualora si concretizzasse l’introduzione di una tariffa del 10% sulle esportazioni.
Impatto del mercato statunitense e conseguenze economiche
Gli Stati Uniti rappresentano uno dei principali mercati di riferimento per Porsche e un settore chiave per Mercedes. In parte anche per compensare le fluttuazioni delle vendite in Cina. Gli analisti ritengono che la minaccia di ulteriori dazi possa essere utilizzata come leva negoziale da parte degli USA per riequilibrare il commercio tra le due economie. Tuttavia, se la decisione di imporre dazi più alti dovesse essere confermata. L’impatto potrebbe ricadere direttamente sui consumatori finali, con un aumento dei prezzi per auto sportive e di lusso.
Questa situazione potrebbe portare ad una diminuzione delle vendite, anche se i veicoli come i SUV, che rappresentano una parte significativa del mercato per Mercedes e altre case tedesche. Potrebbero risultare più competitivi grazie ai loro prezzi leggermente inferiori.
Produzione e possibili strategie di adattamento
In caso di una guerra commerciale più accentuata, molte case automobilistiche tedesche potrebbero rivedere la loro strategia di produzione. Mercedes e BMW vantano già significative capacità produttive negli Stati Uniti, mentre Volkswagen produce in Tennessee. Spostare ulteriormente la produzione verso altre aree geografiche, come il Messico, potrebbe rappresentare una soluzione per ridurre i costi derivanti dai dazi e mantenere un margine competitivo.
Porsche ha già affrontato una riduzione del 5% nei ricavi dei primi nove mesi dell’anno e sta valutando piani di risparmio per contrastare un possibile calo di domanda e ulteriori pressioni sui costi. In un contesto di incertezza globale e volatilità del commercio, l’industria automobilistica europea si prepara a fronteggiare nuove sfide. Con l’obiettivo di preservare la competitività sui mercati internazionali.
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