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Dazi, clamoroso Trump: “Distruggerò il loro mercato auto”

Il presidente USA intensifica la sua battaglia commerciale minacciando aumenti dei dazi e proponendo l’annessione di un Paese vicino. L’analisi della situazione economica.
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, continua a giocare una partita commerciale sempre più aggressiva, minacciando di alzare i dazi su diverse importazioni. Recentemente, ha annunciato un possibile aumento delle tariffe su acciaio e alluminio, portandole al 50%, a partire dal 12 marzo. Questa dichiarazione segna l’ennesima mossa contro un Paese che ha suscitato il suo malcontento. Ma la decisione potrebbe non fermarsi qui: Trump ha dichiarato anche di essere pronto a dichiarare una emergenza nazionale per agire più rapidamente.
La minaccia sulle automobili
Un altro fronte di questa battaglia commerciale riguarda il settore automobilistico. Trump ha minacciato di aumentare i dazi sulle automobili importate dal paese in questione, con l’intento di danneggiare gravemente l’industria locale. Se non venissero rimosse alcune tariffe su altri prodotti, come i latticini, il presidente americano prevede di aumentare, dal 2 aprile, le tariffe su tutti i veicoli in arrivo. La sua proposta mira a distruggere la produzione di automobili nel paese rivale, sostenendo che tali veicoli potrebbero essere facilmente prodotti negli Stati Uniti.
La “soluzione” di Trump
Nel corso delle sue dichiarazioni, Trump ha suggerito una “soluzione” definitiva al conflitto commerciale con il paese: l’annessione come 51° stato degli Stati Uniti. Con questa mossa, secondo Trump, tutte le problematiche commerciali, comprese le tariffe, scomparirebbero. La proposta prevederebbe unificazione tra le due nazioni, creando una superpotenza globale. Trump ha anche dichiarato che l’inno del Paese continuerebbe a essere suonato, ma questa volta come simbolo di un nuovo stato all’interno degli Stati Uniti.
Canada nel mirino
Alla fine, è chiaro che l’obiettivo di Trump non è altro che il Canada. Le tariffe sulle importazioni, le minacce contro il settore automobilistico e la proposta di annessione non sono che i riflessi di un conflitto in corso con il paese nordamericano. Mentre Trump cerca di intavolare trattative dure, alcuni esperti sollevano dubbi sulla possibile recessione negli Stati Uniti, avvertendo che il rallentamento economico potrebbe avere conseguenze anche più gravi.

Le prospettive economiche
Nonostante le dichiarazioni di Trump, gli esperti sollevano dubbi sulle prospettive economiche degli Stati Uniti. Recenti indicatori economici segnalano un possibile rallentamento dell’economia, con una contrazione nel PIL e una maggiore cautela da parte dei consumatori.
Antonio Tognoli, analista finanziario, in un’intervista ad Affari Italiani ha sottolineato che la situazione attuale non suggerisce una recessione imminente, ma un raffreddamento dell’economia. L’indicatore GDP della Fed di Atlanta ha mostrato una tendenza al ribasso, ma non è ancora possibile prevedere con certezza l’andamento futuro dell’economia statunitense.
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