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La crisi nera del mercato italiano continua a febbraio: i dati

La crisi del mercato italiano continua a febbraio: i dati emersi di recente sono apparsi molto preoccupanti.
Le previsioni di inizio anno, al momento, sono state tristemente rispettate. Ci si aspettava infatti un calo continuo e duraturo, ed è esattamente ciò che il mercato italiano sta attraversando attualmente.
Scopriamo insieme quali sono i numeri che compongono questo quadro così negativo. Cercando, inoltre, di fornire anche delle possibili correlazioni che hanno portato a questa situazione.
Ecco i dati del mese di febbraio
Le analisi condotte hanno evidenziato come le auto immatricolate nel mese appena trascorso siano state 137.922, subendo così un calo pari al 6,3%. Questo ennesimo calo ha portato ad un record fortemente negativo: è infatti la settima linea rossa consecutiva.

I primi due mesi del 2024 andarono meglio, considerando che in questa fase iniziale del “nuovo” anno le auto immatricolate sono state 271.638. Il calo in questo caso è stato del 6,1%, cosa che ad oggi è davvero difficile da accettare.
C’è tuttavia un appunto che è doveroso fare. Il mese di febbraio, come ben sappiamo, è composto da soli 28 giorni. Ciò significa che c’è una giornata lavorativa in meno da considerare, che rientra evidentemente nel computo totale.
Il bilancio non sarebbe cambiato di chissà quanto, probabilmente, ma è bene tenerne conto per dovere di completezza. Particolarmente significativo il calo di Stellantis, con un calo pari al 14,72%. Percentuale ancora più negative riguardano la Hyundai (19,7%).
Quali sono i motivi della crisi del mercato italiano?
Il commento effettuato dagli addetti ai lavori, testimonia della mancanza temporanea di un piano d’azione dell’Unione Europea. Infatti, i vertici che dovrebbero occuparsi di rendere il settore più competitivo sono al momento in stand-by.
E questa è una situazione che riguarda non solo l’Italia, ma anche Paesi storicamente prolifici come la Germania.
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