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Crisi Ktm: c’è l’interessamento di un colosso tedesco

Tra piani di ristrutturazione e possibili investitori, la casa austriaca cerca una via d’uscita dalla crisi finanziaria.
Il destino di KTM, storico costruttore austriaco di motociclette, è ancora incerto, ma qualche prospettiva positiva sembra emergere all’orizzonte. Martedì 25 febbraio, il tribunale di Ried im Innkreis è stato il teatro di un’udienza decisiva, in cui i creditori hanno valutato e approvato il piano di ristrutturazione proposto dall’azienda. Il progetto prevede il saldo del 30% del debito (circa 580 milioni di euro) entro maggio, su un’esposizione complessiva di 2 miliardi di euro, di cui oltre la metà dovuta a istituti bancari.
Se la proposta non fosse stata accettata, KTM avrebbe rischiato il fallimento e lo smembramento delle sue attività. Per fortuna questo non è successo, anzi: nelle ultime ore si è fatta strada l’ipotesi di un possibile salvataggio da parte di nuovi investitori.
La reazione del reparto corse KTM
Nel frattempo, la conferma del via libera dei creditori al piano di ristrutturazione ha dato maggiore tranquillità al reparto corse KTM, che si prepara all’inizio della stagione in Thailandia con più serenità.
Pedro Acosta, pilota KTM in MotoGP, ha commentato a Sky Sport: “Siamo sempre stati tranquilli, ora vediamo come andrà la prima gara. Nei test invernali abbiamo fatto progressi importanti rispetto all’anno scorso”.
Anche Enea Bastianini, alla sua prima stagione in sella alla KTM, si è detto fiducioso: “Dobbiamo ancora trovare il giusto feeling con la moto, ma l’area racing è sempre stata parte del DNA KTM e sono sicuro che potremo fare un buon lavoro in pista”.

Bajaj, CFMoto e BMW: chi potrebbe salvare KTM?
Tutti i potenziali investitori dovranno presentare le proprie proposte al curatore fallimentare. Tra i candidati principali figurano i partner industriali Bajaj (India) e CFMoto (Cina), entrambi interessati a rilevare KTM, anche se ciò potrebbe significare lo spostamento della produzione lontano dalla sede storica di Mattighofen, già colpita da licenziamenti nelle ultime settimane.
Un’ipotesi più suggestiva riguarda BMW, che secondo fonti austriache potrebbe valutare un’acquisizione delle attività produttive di KTM, pur con diverse difficoltà legate ai tempi tecnici e agli organi di vigilanza del gruppo tedesco. I prossimi giorni e settimane saranno decisivi per capire quale sarà il futuro dell’azienda austriaca.
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