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Colonnine auto elettriche: profitti fino a 135 mld entro il 2030
Entro la fine del decennio il business delle colonnine di ricarica delle auto elettriche toccherà profitti fino a 135 miliardi di euro.
Nonostante gli ostacoli legati ai prezzi elevati, gli EV hanno intrapreso una graduale diffusione, che sta conducendo vari Costruttori verso l’elaborazione di piani di vendita specifici. Com’è noto, le colonnine per la ricarica delle auto elettriche costituisce un aspetto essenziale, soprattutto alla luce del bando previsto nei Paesi dell’Unione Europa per il 2035. Inoltre, costituisce un’occasione di guadagno per i vari player.
In tal senso, la società di consulenza Bain & Company ha misurato i profitti dei servizi per il rifornimento delle full electric, pari a ben 13,5 miliardi di euro al 2030. Dato l’elevato profitto associato a tali attività, le compagnie avranno il compito di applicare un approccio strategico.
Il responsabile della practice Energy & utilities EMEA di Bain & Company, Alessandro Cadei, ha dichiarato: “In questo contesto l’infrastruttura di ricarica e i servizi cruciali per l’adozione dei veicoli elettrici rappresentano un’opportunità commerciale enorme e strategica. Entro il 2030, i profitti legati alla ricarica dei veicoli elettrici in Europa, Stati Uniti e Cina cresceranno in modo significativo, con i servizi di smart energy a guidare la crescita e a rappresentare circa un terzo del totale dei profitti. È importante tenere in considerazione che quello di ricarica dei veicoli elettrici è un settore complesso: le caratteristiche del mercato variano in modo significativo a seconda del Paese, del luogo di ricarica, della posizione dell’azienda nella catena del valore complessiva e del modello di business”.
Gli investimenti da dedicare alla costruzione della rete
Un ulteriore aspetto da considerare sono gli investimenti da dedicare alla costruzione di una rete di rifornimento comoda e facile da fruire.
“I partecipanti al nuovo ecosistema provengono da mondi diversi: case automobilistiche, operatori energetici, società di servizi, produttori di apparecchiature, aziende di software, operatori di punti di ricarica, rivenditori, fondi infrastrutturali e start-up ma anche operatori della GDO o società di gestione dei parcheggi – ha proseguito Cadei –. Ognuno di loro ha una serie di risorse e incentivi diversi e un ruolo diverso nell’ecosistema più ampio: un ottimo presupposto per avviare partnership di successo”.
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