News
Clamoroso, tornano i freni a tamburo: la decisione di Stellantis

I freni a tamburo sono stati usati veramente a lungo, e adesso sembrano essere il passato: ma la decisione di Stellantis cambia tutto.
Le automobili si sono evolute nel corso del tempo, diventando qualcosa di decisamente più rilevante di un semplice mezzo di trasporto. Effettivamente, considerando tutto quanto, parliamo di un settore – quello automobilistico – in cui c’è stata una evoluzione continua e costante.
Evoluzione che prosegue ancora oggi, con tanti componenti che non sono neanche lontani parenti di quelli visti e apprezzati anche solo pochi anni fa sulle autovetture. Pensiamo ai freni a tamburo, che sono stati velocemente sostituiti dai freni a disco. Anche se, a quanto pare, dovrebbero subire un certo ritorno di fiamma.
Avete capito bene. A quanto pare, Stellantis ha deciso di riportare in auge i freni a tamburo. Scopriamo di cosa si tratta precisamente e perché è stata presa questa decisione.
Freni a tamburo, ci risiamo: i dettagli
Ma perché i freni a tamburo dovrebbero essere nuovamente implementati? Trattengono in maniera più efficace le polveri sottili. Non stiamo facendo riferimento ai componenti di anni fa, vecchi e obsoleti, ma a nuovissimi freni a tamburo brevettati da Stellantis. In poche parole, sono caraterizzati da un rivestimento che cattura e trattiene le particelle durante la frenata. Dal punto di vista delle emissioni e dell’inquinamento, sarebbe un grandissimo passo in avanti.

Verrebbero rispettati i nuovi limiti imposti dalla regolamentazione Euro 7 e anche l’affidabilità delle auto elettriche migliorerebbe, visto e considerato che i freni posteriori sono soggetti in molti casi a corrosione e usura irregolare. Questo cambiamento riguarda solo i freni posteriori, perché i dischi sono indispensabili sull’anteriore. Dato che sull’asse posteriore i freni lavorano meno, i freni a tamburo sono particolarmente ideali. Del resto, offrono una struttura chiusa e protetta da agenti esterni. Stellantis avrebbe migliorato questi componenti a tal punto da permettere che le polveri rimangano intrappolate e rimosse in seguito a manutenzione ordinaria.
E così, le emissioni vengono abbattute in modo più regolare ed efficiente. Questo vale a maggior ragione per un’auto elettrica, perché possono avere una durata tale questi freni che può arrivare tranquillamente oltre i 150.000 chilometri. Si tratta di una piccola rivoluzione, che sicuramente contribuirà non poco a migliorare la situazione ambientale delle autovetture in strada. Specialmente se verrà diffusa in maniera ancora più rilevante rispetto a quello che al momento è un brevetto riguardante esclusivamente Stellantis. Staremo a vedere in futuro se e come cambieranno le cose.
Clicca qui per iscriverti al nostro canale Telegram
Clicca qui per mettere "mi piace" alla nostra pagina Facebook
Riproduzione riservata © - MM
