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Che fine farà la Fiat 500e? Vendite in calo e stop alla produzione
La 500e affronta un calo di vendite mentre arriva la Grande Panda. Ecco le possibili strategie di Fiat tra pochi ordini e nuove versioni.
Con il debutto della Fiat Grande Panda, il marchio torinese entra ufficialmente nel mercato delle auto elettriche economiche, con un prezzo base di 24.900 euro. Il nuovo city-SUV si posiziona tra le opzioni più accessibili, accanto a modelli come Hyundai Inster, Leapmotor T03 e Dacia Spring, tutte proposte sotto la soglia dei 25.000 euro.
Questo scenario mette in discussione il ruolo della Fiat 500e, che con un prezzo di partenza di 29.950 euro appare meno competitiva rispetto alla nuova arrivata. A questo si aggiunge un forte calo delle vendite: il futuro della storica citycar elettrica sembra quindi sempre più incerto.
Produzione a rischio: il declino della 500e
Negli ultimi mesi, la produzione della Fiat 500e è stata caratterizzata da ripetuti stop e riprese nello stabilimento di Mirafiori, segnale di una domanda in forte contrazione. A gennaio la produzione è ripartita, con conferme anche per febbraio, mentre l’auto è andata in promozione a 21.739 euro per tentare di rilanciare le vendite.
I numeri, tuttavia, raccontano una tendenza negativa: dal 2021 al 2024, le immatricolazioni della 500e in Italia sono crollate, passando da 10.753 a 2.345 unità e scendendo dal 15,9% al 3,6% del market share elettrico (dati Unrae). Un crollo che, insieme alla crescente concorrenza nel segmento, spinge Fiat a riconsiderare la permanenza del modello nel mercato.
Un ponte verso il futuro: arriva la Fiat 500 ibrida
Nonostante le difficoltà, la decisione di interrompere la produzione della 500e non è così immediata. Il marchio ha preso impegni con il Governo italiano attraverso il “Piano Italia”, un accordo che punta a garantire la piena occupazione negli stabilimenti nazionali.
Per mantenere questa promessa, Fiat ha previsto il lancio entro fine 2025 di una nuova Fiat 500 ibrida, basata sulla versione elettrica e prodotta a Mirafiori. Questa strategia permetterebbe di mantenere attive le linee produttive, offrendo nel frattempo un’alternativa più economica e accessibile.
Inoltre, l’introduzione di un powertrain mild hybrid potrebbe abbassare il listino della 500e, rendendola più appetibile rispetto alla concorrenza e colmando il vuoto lasciato dalla vecchia Lancia Ypsilon nel segmento delle citycar premium.
Il 2026 segnerà una svolta con la nuova 500 elettrica
Il futuro a lungo termine della 500e dipenderà dall’arrivo della nuova generazione, prevista per il 2026. Questo modello dovrebbe basarsi sulla nuova piattaforma STLA Small, che garantirà una maggiore efficienza, autonomia migliorata e tecnologie avanzate.
Nel frattempo, il focus principale di Fiat sarà sulla Grande Panda, che avrà il compito di arginare il calo delle vendite del marchio nel settore elettrico, dove nel 2024 ha perso il 17,6% di clienti rispetto all’anno precedente. Per chiarire meglio la strategia futura, si attende l’intervento di John Elkann, che riferirà in Parlamento il 19 marzo sui piani di Stellantis per la produzione in Italia.
La Fiat 500e è quindi a un bivio: sarà rilanciata con una nuova strategia o verrà gradualmente sostituita da modelli più competitivi? Nei prossimi mesi, le decisioni del gruppo definiranno il destino della citycar elettrica simbolo del marchio.
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