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Car sharing: Share Now punta ancora sulla benzina
Share Now per i costi ancora troppo complessi decide di puntare ancora i veicoli endotermici per il car sharing.
Parlandi di Share Now, il famoso servizio di vetture condivise ora sotto la proprietĂ di Free2Move del gruppo Stellantis ha deciso di non passare alla “spina”. Decisione che punta ancora sulla benzina per i costi troppo complessi di transizione. Scelta attuata in Italia, nel momento in cui i contratti delle Smart endotermiche erano scaduti.
Share Now attualmente funziona a Milano, Torino e Roma con oltre 1.750 veicoli, di cui solamente 50 sono elettrici, mentre circa le 3 mila auto disponibili altrove in Europa sono per circa il 25% elettrici. In Francia nella capitale Parigi sono oramai tutte a zero emissioni, ebbene ad Amsterdam e Madrid è possibile utilizzare la Fiat Nuova 500 e la famoso Peugeot e-208. Questi modelli Share Now ipotizza di usarli a Milano a partire dall’anno 2024, infatti per decisione del comune saranno da quel momento tutte a zero emissioni.
I problemi accertati
Dal giornale del Corriere della Sera, vengono spiegate le grandi problematiche incontrate da Share Now: “difficoltĂ nella gestione di un parco auto condiviso 100% elettrico.” Quindi per problemi legati anche alle ricariche delle vetture. La societĂ parla al Corriere della Sera: “La decisione di eliminare Smart dalla nostra flotta non ha nulla a che fare con la nuova proprietĂ “.
Conclude su questa scelta: “Oggi Smart non produce piĂą auto a benzina e per questo abbiamo bisogno di altre soluzioni, almeno fino a quando non disporremo dell’infrastruttura di ricarica necessaria per utilizzare i veicoli elettrici“. Ricordiamo che vale solo per l’Italia ma non per tutta l’Europa questa scelta.
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