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Caos T-red: apparecchiature non omologate, multe da annullare

Con il nuovo Codice della Strada cambiano anche le regole: per sanzionare gli automobilisti serve la pattuglia di vigili, non basta la telecamera.
Il nuovo Codice della Strada ha cambiato le regole del gioco. A Torino, i numeri parlano chiaro: le sanzioni per infrazioni rilevate da autovelox e T-Red sono crollate, in alcuni casi fino al 97%. Tuttavia, a tenere banco non è solo il calo delle multe, ma la validità stessa delle sanzioni emesse con apparecchi approvati ma non omologati. Un vuoto normativo e giurisprudenziale che rischia di trasformarsi in un problema economico per le casse comunali, e che alimenta il dibattito in Sala Rossa, dove si susseguono le interpellanze sul tema.
Un crollo senza precedenti delle sanzioni
Nel primo trimestre del 2025, gli incroci più attivi di Torino hanno visto un calo drastico delle multe rilevate da T-Red. All’incrocio tra corso Inghilterra e corso Vittorio Emanuele, si è passati da 13.500 sanzioni nel 2024 a sole 363 quest’anno: un impressionante -97%. La stessa tendenza si riscontra in altri snodi critici: da 3.177 a 228 sanzioni tra corso Vercelli, Novara e via Vigevano; da 4.150 a 213 tra corso Peschiera e corso Trapani; da 3.691 a 142 in via Pianezza e corso Potenza; da 4.388 a 99 tra corso Siracusa e via Tirreno.
Anche le infrazioni per accesso improprio alla Ztl calano da 25.843 a 17.637. A contribuire a questa diminuzione è la recente norma che impedisce di sanzionare automaticamente alcune infrazioni alla segnaletica orizzontale, come l’arresto oltre la linea del semaforo, se non in presenza di una pattuglia sul posto.
Apparecchi approvati ma non omologati: le multe sono valide?
Al centro della discussione resta la validità delle sanzioni emesse da dispositivi non omologati. Secondo l’assessore alla sicurezza Marco Porcedda, la Cassazione, con una sentenza del 5 febbraio 2025, ha riconosciuto come valide le sanzioni emesse con apparecchi approvati e tarati, come quelli in uso a Torino. Tuttavia, una successiva sentenza del 14 marzo ha ribadito la necessità dell’omologazione.
In attesa di un nuovo decreto ministeriale che chiarisca il processo, il Comune teme che le multe possano essere impugnate, aprendo scenari di danno erariale. Il consigliere Pierlucio Firrao ha evidenziato come questa incertezza possa pesare pesantemente sulle finanze dell’amministrazione torinese.

Le preferenziali e i T-Red piĂą “attivi” della cittĂ
Nonostante il calo generale, restano attivi alcuni strumenti di controllo sulle corsie preferenziali. Tra i piĂą incisivi ci sono gli impianti di Largo Orbassano, che dal 19 febbraio a oggi hanno rilevato 4.376 infrazioni. Anche i nuovi dispositivi in corso Vittorio Emanuele hanno emesso 3.007 sanzioni. Dati in calo anche in questo caso: da una media di 40 multe al giorno a poco piĂą di 10 a marzo. Dal 15 aprile verranno attivate altre tre telecamere, in corso Potenza e corso Orbassano.
Intanto, emerge un’altra anomalia: nel 2024 i tredici T-Red torinesi hanno emesso 117.700 sanzioni, ma oltre un terzo proviene da un solo incrocio, quello tra corso Inghilterra e corso Vittorio, con 41.747 multe. Seguono corso Peschiera e Trapani (16.100), via Pianezza e Potenza (14.342). In fondo alla classifica, con meno di 1.300 multe, gli incroci di corso Lecce, Giambone e Regina Margherita.
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