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BYD punta a diventare il più grande marchio al mondo: il piano

BYD punta al primato globale nel settore auto entro il 2025 con nuovi modelli elettrici low cost e tecnologie di guida autonoma pronte a sfidare Tesla.
BYD punta a diventare il brand automobilistico numero uno a livello globale entro il 2025. A confermarlo è Stella Li, vicepresidente esecutivo e responsabile dell’area europea, che sottolinea la visione ambiziosa del colosso cinese.
Nel 2024, BYD ha superato Tesla nelle vendite di veicoli elettrici (1,788 milioni), raggiungendo quota 4,27 milioni di veicoli a nuova energia, includendo anche gli ibridi plug-in. Tuttavia, resta ancora un ampio divario da colmare con Toyota, che ha prodotto quasi 11 milioni di unità nel 2024.
Nuovi modelli elettrici per l’Europa
Durante il lancio nel Regno Unito del nuovo SUV elettrico BYD Sealion 7 – 5 posti, autonomia fino a 500 km e prezzo base di £46.990 – Li ha annunciato anche l’arrivo della Dolphin Surf, versione europea della city car cinese Seagull. Per l’Europa, sarà potenziata fino a 130 kW (175 CV), il doppio rispetto al modello originale, con un posizionamento più premium. Il prezzo sarà più alto rispetto ai £10.000 della Seagull cinese, ma competitivo con modelli come la Dacia Spring.
Tutti i modelli BYD, inclusa la Seagull, sono ora equipaggiati con il sistema di guida autonoma “God’s Eye”, disponibile in tre livelli. Il livello base “C” offre guida assistita di livello 2, utile nel traffico urbano e autostradale. “Ogni auto che produciamo ha la guida automatica,” ha dichiarato Stella Li.

Produzione europea e nuova architettura Super-e
Sono in costruzione due stabilimenti europei, in Ungheria e Turchia, operativi tra fine 2025 e metà 2026. Questi assembleranno da quattro a sei modelli, sia elettrici puri che ibridi plug-in, rispondendo alla domanda eterogenea del continente. Intanto BYD ha svelato la piattaforma Super-e, capace di ricaricare a 1 megawatt, pari a 400 km in 5 minuti, promettendo tempi di ricarica simili a un pieno tradizionale.
La nuova piattaforma debutterà in Cina con le versioni Han L e Tang L, ma arriverà in Europa solo nei prossimi anni. BYD prevede inoltre una rete da 4.000 megacharger in Cina, anche se non ci sono piani concreti per un’infrastruttura analoga in Europa… per ora. Anche perché in diversi Stati non ci sarebbe nemmeno la possibilità di erogare simili potenze senza sovraccaricare la rete e provocare blackout.
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