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BYD, ecco il piano dei cinesi per conquistare l’Italia
Il colosso automobilistico ha sopravanzato Tesla come vendite mondiali di auto elettriche. Riuscirà ad imporsi anche nel nostro Paese?
BYD, acronimo di Build Your Dreams, è un colosso cinese nato nel 1995 come produttore di batterie, che ha iniziato a realizzare automobili elettriche e ibride plug-in nel 2003. Nel 2023, BYD è approdata in Italia con una gamma completamente elettrica: la suv compatta Atto 3, l’utilitaria Dolphin e la berlina Seal. Per ora l’impatto è stato del tutto marginale: con 1.065 auto distribuite nel 2024, ha rappresentato lo 0,09% delle vendite nel nostro Paese.
Tuttavia, tra il 2023 e il 2024, l’azienda ha riconsiderato la propria strategia europea, includendo modelli ibridi plug-in come la Seal U 1.5 DM-i Boost (218 CV, trazione anteriore) e la versione AWD da 324 CV, per adattarsi a un mercato meno orientato verso le sole auto elettriche.
Elettriche e citycar: il futuro di BYD
Nonostante l’espansione nel segmento ibrido, le vetture elettriche rimangono centrali per BYD, che prevede di produrre oltre 4 milioni di veicoli nel 2024, con una crescita del 40% rispetto al 2023. Tra le novità più attese c’è la Seagull, una citycar lunga 378 cm, leggermente più grande della Fiat Panda. Già venduta in Cina, monta un motore da 75 CV e offre due opzioni di batteria: una da 30 kWh (305 km di autonomia nel ciclo cinese) e una da 39 kWh (405 km).
Con un prezzo stimato inferiore ai 20.000 euro, la Seagull punta a diventare una proposta competitiva per il mercato europeo. Tra le future novità anche la Atto 2, una suv compatta lunga circa 430 cm, con motore anteriore da 130 kW e una batteria da 42,4 kWh, che dovrebbe garantire oltre 300 km di autonomia.
Rete di vendita e produzione: un’espansione mirata
Per ampliare il proprio pubblico, BYD sta investendo nella rete di vendita e assistenza, passando dagli attuali 30 punti assistenza in Italia a 105 entro il 2025, con 30 concessionari operativi. La strategia non prevede una rete di vendita proprietaria, ma si basa su collaborazioni con gruppi distributivi consolidati come Autotorino, Autouno, Barchetti, Intergea e Theorema. A livello europeo, l’Italia è considerata un mercato prioritario, insieme a Regno Unito, Spagna e Francia.
Per consolidare la propria presenza in Europa, BYD prevede di inaugurare una fabbrica in Ungheria entro la metà del 2025, seguita da un secondo stabilimento in Turchia. Secondo Stella Li, vicepresidente esecutivo di BYD Auto, la ricerca e sviluppo per i modelli europei verrà portata avanti direttamente sul continente, a testimonianza di un impegno concreto verso la vicinanza ai mercati occidentali.
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