BMW: 1,3 miliardi investiti in Cina per l’elettrico

BMW ha preso la decisione di investire 1,3 miliardi di euro in Cina per potenziarsi nel comparto delle auto elettriche.

La Bmw investirà in Cina 1,3 miliardi di euro per la realizzazione di veicoli elettrici e le batterie, a partire dal 2026. Lo ha annunciato in veste ufficiale la Casa bavarese.

“L’integrazione della Neue Klasse nella nostra produzione in Cina – ha dichiarato Milan Nedeljkovic, componente del CdA di Bmw e responsabile delle attività a Shenyang, nel Paese asiatico – è legata alla creazione di una linea di assemblaggio di batterie ad alta tensione per la prossima, e poi la sesta, generazione di batterie e contribuirà in modo significativo all’ulteriore elettrificazione del nostro portafoglio e quindi al successo della nostra azienda”.

Nasceranno altri 2 mila posti di lavoro

Se ne occuperà la Bmw Brilliance automotive, joint venture fondata nel 2003 al fine di sviluppare gli affari in Cina, un territorio presidiato dal colosso dei motori tedesco da un trentennio. La decisione di rafforzarsi nell’area darà modo di entrare maggiormente a contatto con le realtà locali, assorbendo tutto il loro vasto sapere nella progettazione e fabbricazione delle bev. Ciò porterà alla creazione di 2 mila posti di lavoro, oltre ai 30 mila attualmente al servizio del conglomerato. Che, consapevole del notevole potenziale del mercato, intende mettere la quinta.

Alla pari delle connazionali, anche nel caso della BMW si tratta del principale punto di riferimento per le vetture a batteria. In merito agli obiettivi prefissati, i portavoce ufficiali hanno spiegato di puntare a vendere la metà dei veicoli in versione elettrica delle consegne totali registrata entro la fine del decennio. Nel Vecchio Continente concentrerà gli sforzi, date, peraltro, le direttive della classe politica sovranazionale. A oggi Bmw fabbrica già gli accumulatori delle bev presso lo stabilimento di Shenyang, tre centri tedeschi, nonché negli Stati Uniti, in Ungheria e in Messico.

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