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Benzina e gasolio continuano ad aumentare: prezzi alle stelle
Il 2025 si è aperto per gli automobilisti con una brutta sorpresa: i prezzi dei carburanti sono ai livelli più alti dal mese di agosto.
I prezzi dei carburanti tornano a salire, raggiungendo i livelli più alti da agosto scorso. La benzina self-service si attesta a 1,82 euro al litro, mentre il gasolio raggiunge 1,72 euro in media nazionale. Sulle autostrade i costi sono ancora più elevati: 1,90 euro per la benzina e 1,82 euro per il gasolio self-service. Ma in alcuni casi i prezzi praticati sono ancora più elevati.
Questa escalation, definita da Codacons e Federconsumatori come “senza sosta”, rischia di avere effetti a catena sui consumatori e sulle imprese, frenando la crescita dell’economia italiana. Le associazioni sottolineano che l’aumento dei costi incide anche sul trasporto delle merci, considerando che l’88% dei beni in Italia viaggia su gomma, con ripercussioni sui prezzi al dettaglio.
La posizione del governo e i controlli sui distributori
Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha replicato alle accuse, affermando che il governo è riuscito a contenere i prezzi dei carburanti nonostante il contesto internazionale negativo, con il petrolio sopra gli 81 dollari al barile. Urso ha sottolineato che il tasso di inflazione in Italia è tra i più bassi d’Europa, fermo all’1,3%, e ha invitato le associazioni dei consumatori a concentrarsi sulle anomalie di prezzo presso singoli distributori.
Secondo i dati diffusi, solo 14 distributori su oltre 19.000 hanno praticato prezzi superiori a 2,20 euro al litro, e appena due distributori autostradali hanno superato i 2,40 euro al litro. Per i casi di irregolarità, il ministero ha già trasmesso i dati alla Guardia di Finanza per le verifiche necessarie. Apparentemente, quindi, i grossi rincari sarebbero confinati a casi eccezionali. Ma per le associazioni di consumatori le cose stanno diversamente.
L’appello dei consumatori: interventi su accise e rincari
Codacons e Federconsumatori denunciano che, rispetto alla fine di dicembre, un pieno di carburante costa agli automobilisti italiani oltre 2 euro in più, contribuendo a un ulteriore aumento dei costi per le famiglie, già colpite dai rincari su bollette di luce e gas. Federconsumatori ha calcolato un incremento del +1% per la benzina e del +2,5% per il gasolio rispetto a inizio gennaio.
L’associazione chiede interventi urgenti, in particolare sulla riduzione delle accise, tema che sarà discusso nelle prossime settimane nelle commissioni competenti. Il Codacons, dal canto suo, invita il governo a non attaccare chi denuncia i rincari ma ad agire concretamente per mitigare l’impatto di questa situazione su consumatori e imprese.
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