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Bando endotermiche, Federauto: “metterà a rischio le imprese”
Sul bando delle endotermiche, la Federauto commenta di come siano solamente i cinesi ad approfittare della situazione.
La Federauto, l’associazione che si occupa di rappresentanza dei concessionari di auto, torna a criticare pesantemente il bando della vendita di vetture endotermiche. Che avverrà per l’anno 2035 a circa due giorni dall’approvazione finale da parte del Parlamento europeo.
Queste le parole del presidente Adolfo De Stefani Cosentino: “Pur condividendo l’obiettivo di azzerare le emissioni dei veicoli restiamo convinti che l’arco temporale previsto e dunque un’interruzione così brusca della produzione e commercializzazione di veicoli a combustione interna metterà a rischio non solo la competitività delle imprese italiane ed europee in un settore strategico dell’economia.” Come riferito da quattroruote.it
Aggiunge il presidente Cosentino: “ma soprattutto decine migliaia di posti di lavoro in tutta Europa, a vantaggio dei competitor internazionali, principalmente cinesi, i quali hanno anche la leadership tecnologica sulle batterie che alimentano i veicoli a zero emissioni“.
L’abbandono avviene in tempi troppo brevi
L’attuale presidente della Federauto, De Stefani continua con queste parole, sempre come riferito da quattroruote.it: “È evidente che l’abbandono del diesel e benzina in un così breve lasso di tempo non andrà a vantaggio né dell’industria, né delle imprese dell’indotto distributivo e di assistenza post-vendita dei veicoli, né dei consumatori italiani ed europei che già stanno sopportando un aumento dei prezzi consistente“.
Conclude così Adolfo De Stefani Cosentino sul bando delle endotermiche: “Solo un approccio più graduale e pragmatico ma soprattutto meno ideologico, verso la ‘rivoluzione elettrica’, fondato su un mix di tecnologie neutrali consentirebbe di raggiungere l’obiettivo di decarbonizzazione dei trasporti su strada di merci e persone, in maniera sostenibile ed efficace“.
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