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Autovelox, il Mit non è soddisfatto: ombre sui censimenti dei comuni

Riguardo ai dati emersi sugli autovelox, il Ministero degli Interni non sembra essere soddisfatto. Scopriamo insieme il perché.
Nonostante i dati sugli autovelox siano apparsi piuttosto incoraggianti, ci sono in realtà alcuni aspetti che risultano poco chiari. A questo proposito hanno fatto eco le dichiarazioni del Ministero degli Interni, la cui insoddisfazione è più che palese.
Il censimento effettuato da alcuni comuni appare infatti poco chiaro, e questa è una prassi che ha suscitato parecchio scalpore all’interno dell’ambiente. Saranno dunque necessarie ulteriori verifiche, sperando che possano essere d’aiuto.
Cosa sta succedendo?
La situazione in questione è peggiorata fortemente nel momento in cui è stato messo sotto la lente di ingrandimento il censimento degli autovelox fatto da alcuni comuni. Ad essere coinvolto nella vicenda è ovviamente Matteo Salvini in persona.

Il fulcro della questione ruota ancora una volta intorno alla questione relativa alle omologazioni. Ciò potrebbe portare ad una fitta rete di ricorsi riguardanti queste multe, e molte contravvenzioni rischiano di perdere la loro validità inizialmente decretata.
Migliaia di dispositivi utili a rilevare la velocità dei veicoli potrebbero a loro volta non essere dichiarati come legali, perdendo così la loro efficacia. A questo proposito, per dovere di cronaca così come di informazione, è fondamentale rimarcare una differenza.
L’approvazione si basa infatti su delle prescrizioni previste. L’omologazione, invece, consiste nella verifica effettiva dei dispositivi in questione. Questa mancata differenza a livello legale però, ha portato a delle ripercussioni di cui sopra.
Cosa succederà in futuro?
Il Ministero degli Interni ha sostanzialmente richiesto ai comuni coinvolti nell’operazione di effettuare un nuovo censimento. Utilizzando questa volta dei parametri più precisi, o quantomeno facendo affidamento ai parametri previsti dalla prassi.
Sono infatti stati chiesti dei numeri certi, riguardante la presenza di autovelox e rilevatori di velocità affini. Dati che serviranno poi a determinare l’efficacia o meno del censimento effettuato.
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