Autobus elettrici: Mosca festeggia le 900 unità

Mosca fa sul serio per il movimento degli autobus elettrici: la capitale della Russia ha appena festeggiato l’esemplare numero 900.

Onestamente, in quanti inserirebbero la Russia tra i Paesi tecnologicamente più avanzati sul fronte della mobilità a basse o zero emissioni? Di certo, in pochi solleverete la mano. E non vi biasimiamo, visto che almeno fin qui la terra degli zar ha dato pochi motivi per credere il contrario. Fin qui, perché Mosca ha appena toccato quota 900 autobus elettrici. Mentre scriviamo, si tratta della flotta di bus alla spina per il trasporto pubblico più grande al mondo. La società incaricata a occuparsene è Mosgortrans, la società da cui dipendono bus e tram cittadini della capitale.

La compagnia si era prefissata un obiettivo ben chiaro da raggiungere: mettere a disposizione 1.000 autobus elettrici entro la conclusione del 2021. A quanto pare, non una semplice trovata pubblicitaria o parole spese al vento. Dietro c’era davvero l’intenzione di raggiungere tali soglie e ormai ci siamo quasi.

Un rapido piano di espansione

Dal novembre del 2020 sono in servizio 500 unità, mentre le 400 aggiuntive sono arrivate proprio ora, per un totale, appunto, di 900. Gran parte dei mezzi sono stati forniti da Kamaz, che sul suo parco circolante monta batterie LTO al litio-tanato. Mosca ha nei piani uno scenario pienamente ecosostenibile, con il 100 per cento dei suoi bus cittadini spinto da propulsore elettrico da qui al 2030. Non per niente le operazioni di acquisto di nuovi veicoli diesel è stata interrotta. 

Le macchine di Mosgortrans servono attualmente 66 percorsi per un totale di 800 km complessivamente coperti, lungo i quali hanno viaggiato in pochi anni oltre 150 milioni di passeggeri, di cui 77 milioni solamente nel 2021. Per rifornirle le autorità cittadine hanno istituito la creazione di 150 stazioni di ricarica a elevata potenza. Comunque, siamo appena all’inizio: entro la fine del 2023 le stazioni saranno 500. 

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