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Auto di lusso, altro che crisi! In Italia prosperano anche a luglio

Il mercato delle auto di lusso prospera anche nel mese di luglio in Italia, con particolare riferimento alle auto sportive.
Il mercato dell’auto di lusso va avanti a prosperare in Italia, soprattutto in termini di bolidi sportivi. Secondo i dati Unrae inerenti alle immatricolazioni delle nuove vetture nel mese di luglio, sia il cosiddetto segmento F sia la classifica delle coupé indicano come, in un periodo di crisi e incertezza, i modelli di alta caratura riscuotano ancora parecchi favori. Rispetto al 2021, il segmento F è l’unico a segnare un miglioramento nei primi sette mesi del 2021. Il top di gamma, che non annovera suv quali l’Audi A6, la BMW Serie 5, la Mercedes GLE, la Porsche Cayenne e la Tesla Model Y (compresi nella fascia inferiore), ha visto perfino aumentare la sua quota di mercato fino allo 0,4 per cento. Niente male considerando l’elevato prezzo delle esponenti della categoria.
Nel mese appena concluso Porsche ha superato quota 200 auto immatricolazioni l’una tra Panamera, Taycan elettrica e 911. Quest’ultima gode ancora delle preferenze nel comparto, raggiungendo un totale di 785 targhe nel 2022. La top 10 mensile annovera poi la BMW Serie 8, mentre da gennaio esaltano le prestazioni di Maserati Ghibli (terza assoluta), Mercedes Classe S e Porsche Panamera. Inoltre, figurano le Ferrari Roma e F8.
Sul fronte coupé si rileva lo stesso scenario: la quota aumenta in termini di suddivisione per tipologie di carrozzeria. Tali proposte sono passate dallo 0,3 per cento del 2021 all’attuale 0,5.
Poche altre nicchie reggono il passo
Poche altre nicchie si spingono a tali soglie: Dacia Jogger trascina le monovolume compatte, mentre crossover, fuoristrada e suv occupano qualcosa come il 52,7 per cento del mercato italiano. In caduta libera le berline, specialmente le utilitarie del segmento A.
In rapporto a dodici mesi fa, le piccole hanno perso 2 punti percentuali e sembrano perciò corrispondere al vero le affermazioni dei manager delle aziende, secondo cui sarebbe un settore difficile da gestire.
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