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Auto, l’IA sostituirà questo lavoro fondamentale: trovane un altro prima che sia tardi

Anche questo lavoro che sembrava solo un essere umano potesse svolgere verrà fatto dall’AI. Ecco la verità assurda.
Da anni ormai molti esperti si dicono molto preoccupati per l’impatto che le AI, le cosiddette intelligenze artificiali potrebbero avere sul mondo del lavoro, creando un sistema di automazione come nelle migliori distopie di Isaac Asimov in cui l’uomo e la donna perdono progressivamente le loro occupazioni in favore di robot e programmi computerizzati.
Per il momento, questo tipo di programmi – come Chat GPT – stanno levando lavoro solo alle enciclopedie e ai libri, con moltissimi utenti online che preferiscono fare una domanda al motore di ricerca, piuttosto che sfogliare pagine di un dizionario o manuale per trovare la definizione o l’argomento che desiderano approfondire.
Questo discorso però potrebbe cambiare presto: sono tantissimi i lavori che teoricamente potrebbero finire a rischio “automazione” se un domani la nostra società decidesse di ottimizzare i tempi, cambiare approccio a molte professioni e, in definitiva, usare le AI per svolgere compiti delicati e spesso appannaggio dei soli esseri umani.
Mercedes dice addio al lavoratore umano!
Di recente, una casa che con l’automazione ha un grande progetto – vuole portare in campo un autopilota anche migliore di quello di Tesla nei prossimi anni – ha deciso di rimpiazzare un ruolo importantissimo con l’AI, o quantomeno, così ha detto la persona interessata da questo cambiamento assurdo.
Il Capo design Gorden Wagner di Mercedes-Benz ha parlato con ABC News approfondendo le sfide che toccheranno la compagnia tedesca nei prossimi anni. L’uomo si dice convinto che, in un futuro non troppo lontano, il suo lavoro lo farà una AI. Ha infatti dichiarato: “Penso che tra 10 anni la maggior parte del design sarà realizzata con l’IA , il che renderà i designer obsoleti. Il mio successore sarà una macchina e guadagnerà molto meno di me“.
Secondo Wagner la casa si muove nella direzione giusta. Ma le AI sono ancora molto acerbe e, prima di riuscire a svolgere i compiti che lui stesso svolge ogni giorno a lavoro, dovrà passare ancora del tempo: “Stiamo lavorando con l’IA ora, e il 99% dei risultati è pessimo. Ma c’è un 1% che è buono, e migliora ogni giorno“ la sua conclusione. Pensate che questa analisi sia realistica? Sarebbe un po’ inquietante.
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