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Auto ibride ed elettriche: quanti dubbi tra gli italiani
Gli italiani avrebbero idee poco chiare sulle auto ibride ed elettriche, come dimostra un report appena pubblicato dalla società Areté.
A distanza di un anno, la società di consulenza strategica Areté rende pubblici i risultati di un sondaggio effettuato su un campione di circa 500 italiani. Un report che, fondamentalmente, conferma le impressioni fin qui avute riguardo al rapporto tra la popolazione della penisola e le auto ibride o elettriche.
Innanzitutto, secondo lo studio, più del 65 per cento del campione interpellato è sommerso da dubbi e perplessità. Ad esempio, appena il 40 per cento è conscio della differenza tra un’ibrida full, mild o plug-in, il 31 per cento suppone che ogni ibrida abbia la spina, mentre il 42 per cento assimila i veicoli con due motori alle pure elettriche e pensa di poter ricaricare queste ultime tramite una semplice presa di corrente, il 63 per cento è dell’idea che ciascuna ibrida disponga di un’autonomia green dai 50 km in su.
Il responso degli italiani
Il 77 per cento del campione sostiene, comunque, di essere bendisposto a puntare su una vettura elettrificata (dunque ibrida) un domani, mentre un misero 23 per cento è allettato dalla prospettiva di assicurarsi una full electric. Il 54 per cento lo giustifica in nome dell’attenzione verso l’ambiente, il 19 per cento auspica di risparmiare sui costi di rifornimento.
A ogni modo, prima di mettere in pratica i buoni propositi serve diramare dei dubbi essenziali: il 43 per cento resta abbastanza perplesso sulle batterie (tempi e luoghi di ricarica, durata, autonomia), il 21 per cento non ha chiaro il quadro della situazione sui costi e le tempistiche della manutenzione, infine il 12 per cento prova scetticismo circa le infrastrutture di ricarica e le modalità di intervento in caso di fermo vettura.
All’acquisto di un mezzo elettrico potrebbero indurre, in primis, il sistema di ricarica casalingo compreso nel prezzo (76%), seguito da costo inferiore rispetto all’equivalente endotermico (24%), incentivi più cospicui (21%) e piani di finanziamento vantaggiosi (10%). Sebbene il 63 per cento degli intervistati si dice disposto a pagare appena un extra tra il 5 e il 10 per cento in più per una EV.
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