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Le auto europee tremano: senza accordo sarà “guerra”
Quale sarà il futuro delle auto europee? In mancanza di un accordo, si potrà parlare tranquillamente di guerra aperta.
Il futuro delle auto europee è appeso ad un filo. Senza un accordo che soddisferà tutte le parti coinvolte, si potrà parlare tranquillamente (per così dire) di guerra aperta. In un periodo storico dove di conflitti ce ne sono già a sufficienza, è un termine molto comune.
Scopriamo insieme, nel prossimo paragrafo, come si muoverà il settore delle quattro ruote in Europa.
Niente accordi, niente pace: parola di Trump
Che Trump ultimamente stia facendo parlare di sé non è una novità. A partire dalle sue dichiarazioni sull’elettrico negli USA, passando per i suoi accordi con Musk per portare a termine il loro interesse comune.
Riguardo ai dazi imposti all’Europa, i patti sono stati fino ad ora molto chiari: o ci sarà un accordo, o non ci sarà alcuna tregua. La percentuale a cui dovrebbero ammontare i suddetti dazi è del 25%. Percentuale che al momento non sembra dover aumentare.
Per questo motivo, tutte le aziende che producono le loro auto in Europa stanno chiedendo con particolare veemenza a Bruxelles di trovare un accordo con il “neo” Presidente degli USA, con la speranza che ci sia un dietrofront da parte sua.
La situazione tra Europa e USA
Non sarà facile convincere Trump per portarlo ad un ripensamento. Non solo per via del tratto caratteriale del Presidente, ma anche per via del legame che unisce Europa e USA. Infatti, le auto europee dipendono molto dall’industria statunitense.
Basti pensare che l’esportazione, da un lato e dall’altro, rappresenta un volume di affari che equivale a diversi miliardi di dollari. Uno scontro non è, per questo motivo, auspicabile da nessuna delle parti coinvolte. Motivo per cui si farà il possibile per trovare un accordo.
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