Auto elettriche: nuovo taglio ai sussidi in Gran Bretagna

La Gran Bretagna ha disposto l’ennesimo taglio ai sussidi per le auto elettriche: è la seconda volta nel giro di un anno.

Il Governo della Gran Bretagna ha decurtato per la seconda volta in dodici mesi gli incentivi per le auto elettriche, scatenando un deciso malcontento nell’industria delle quattro ruote, al punto da indurre verso la rielaborazione del bollo. Nello specifico, l’agevolazione stabilita per i mezzi alla spina scenderà da 2.500 sterline (pari a 2.930 euro) a 1.500 (1.760), vale a dire la metà della somma stanziata per tale tipologia di sovvenzione in apertura del 2021.

Inoltre, il finanziamento per l’acquisto di auto elettriche sarà applicabile su un numero più ristretto di modelli, in quanto la soglia massima di spesa passa da 35 mila sterline (41.018) euro a 32 mila (37.502). Il taglio è oltretutto evidente poiché fino al mese di marzo l’applicabilità era fino a prezzi di listino pari a 50 mila sterline (58.600 euro).

I motivi dietro al provvedimento

Come scrive il tabloid The Guardian, la decisione segue la crescente diffusione delle macchine alla spina, fonte di problemi per il Tesoro. L’esecutivo è preoccupato dal rincaro del costo dei sussidi, in gran parte impiegata da facoltosi acquirenti, gli unici che sono in grado di concedersi delle auto elettriche di fascia premium.

Greg Archer, direttore di Transport & Environment nel Regno Unito, ha dichiarato: “Penso che sia inevitabile che le sovvenzioni vengano progressivamente eliminate, ed è giusto che lo siano. Il Governo non può continuare a finanziare questa transizione, ma deve assicurarsi che ci siano buoni incentivi per tutte le fasce del mercato”.

Del medesimo avviso Paul Willcox. Per l’amministratore delegato di Vauxhall (il corrispettivo nazionale della Opel), appartenente al conglomerato italo francese Stellantis, ha definito necessario un “approccio più strategico e a lungo termine” da parte delle autorità e sottolineato il ritardo accumulato dal Regno Unito in confronto ad altre realtà del Vecchio Continente, che stanno tuttora sostenendo in misura ingente gli acquisti.

Leggi anche

Jeep lancerà due nuove auto sul mercato europeo nel 2022, ecco i dettagli