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Auto elettriche in fiamme: la nuova strategia dei pompieri americani

A causa dei continui casi di incendio delle auto elettriche, i pompieri adotteranno una nuova strategia: ecco in cosa consiste.
I casi di auto elettriche andate a fuoco sono molteplici. Ciò è successo anche a marchi affermati come Tesla, i quali hanno subito visto una forte reazione contraria da parte dei consumatori.
Nonostante i tanti metodi proposti per contrastare gli incendi, non c’è mai stato un vero e proprio parere unanime. Come da titolo però, i pompieri americani hanno proposto un metodo probabilmente controverso, ma che a lungo andare potrebbe rivelarsi efficace.
Ecco il nuovo metodo dei pompieri
Il nuovo metodo dei pompieri, consiste in un approccio totalmente differente da quello tradizionale. Nel caso in cui la propria auto elettrica dovesse emettere delle fiamme, questo nuovo metodo prevede che la si lasci consumare fino al suo esaurimento.

Si tratta di una posizione che, come anticipato in precedenza, va in netto contrasto con quanto proposto in precedenza dai vari pompieri. Gli addetti ai lavori hanno, tuttavia, consigliato di non cercare di spegnere l’incendio con l’acqua o con altre sostanze.
Di conseguenza, questo approccio non si discosta poi così tanto con quanto proposto dalle altre fonti interpellate. Non sempre l’acqua può essere un ottimo repellente contro le fiamme. Una Tesla a fuoco, ha resistito ad una portata di ben 7.500 litri d’acqua.
Una quantità esorbitante che, come il fatto di cronaca accaduto descrive, non è bastata a dominare l’incendio. Per quale motivo allora, si deve semplicemente lasciare che agisca?
Perché non si deve intervenire?
Il motivo per cui non si dovrebbe mai intervenire, è correlato al fatto che forzando l’intervento si potrebbe rischiare di permettere alle fiamme di propagarsi. Infatti, finché la batteria si trova dentro l’auto non si potrà mai dire di essere al sicuro.
Motivo per cui non si dovrebbe intervenire, salvo provare ad isolare le fiamme.
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