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Auto diesel: meglio sbarazzarsene nel 2025?

Analizziamo dati di mercato, restrizioni alla circolazione, vantaggi in termini di consumi e le novità in arrivo per capire se vendere o tenere la vettura a gasolio.
Con l’avanzare della transizione ecologica e l’affermazione delle motorizzazioni ibride ed elettriche, molti automobilisti si chiedono se abbia ancora senso possedere un’auto diesel. In Italia, le vendite di vetture a gasolio sono calate drasticamente negli ultimi anni, superate da quelle ibride, oggi le più acquistate sul mercato. Tuttavia, per chi già possiede un’auto diesel, la scelta di venderla non è così automatica.
Il settore sta vivendo una fase di riassestamento e alcune Case automobilistiche hanno rivisto le proprie strategie, rivalutando anche i motori a combustione interna. Oggi in Italia sono ancora in vendita 78 modelli diesel, comprese le versioni ibride, e sebbene siano per lo più appannaggio dei marchi premium, esistono eccezioni accessibili, come la Renault Clio.
Divieti, consumi e normative: cosa considerare
Uno dei principali motivi che potrebbe spingere un proprietario a vendere la propria diesel è legato ai divieti di circolazione. In molte città italiane, le auto più vecchie, come le Euro 4 o precedenti, rischiano limitazioni crescenti. Chi però possiede una Euro 6 può stare tranquillo, almeno nel medio periodo. Altro aspetto rilevante riguarda i costi di carburante: il diesel resta mediamente più economico rispetto alla benzina (1,7 €/l contro 1,8 €/l).
Inoltre, il decreto sulle accise approvato dal governo prevede aumenti contenuti, che non andranno a stravolgere il vantaggio economico del gasolio. Il diesel continua poi ad essere la scelta preferita da chi percorre molti chilometri, grazie a consumi ridotti e affidabilità elevata: vetture come la Passat 2.0 TDI o la Mercedes C200d possono superare i 1.000 km con un pieno.

Il ritorno del diesel: il caso Dacia Duster
Un segnale interessante arriva dalla Dacia, che ha recentemente riportato il diesel nella gamma della nuova Duster. Quando è stata lanciata la terza generazione, a fine 2023, il diesel sembrava destinato a sparire a favore dell’ibrido E-Tech da 140 CV, ottimo nei consumi ma non compatibile con la trazione integrale. Per rispondere alla domanda di chi cerca un veicolo da lavoro o per off-road, Dacia ha reintrodotto il collaudato 1.5 turbodiesel da 115 CV e 270 Nm, già conforme alla futura normativa Euro 7. Questo motore, abbinato a cambio manuale a 6 marce e trazione integrale, è disponibile solo negli allestimenti Essential ed Expression, a partire da 23.990 euro. Anche se soggetta a una sanzione ecologica di 1.504 euro, la nuova Duster diesel resta tra le più convenienti nel segmento.
In conclusione, se si percorrono brevi tratti quotidiani in ambito urbano, un cambio verso l’ibrido o l’elettrico potrebbe essere sensato. Ma per chi macina chilometri e cerca affidabilità e bassi consumi, la diesel può ancora rappresentare una scelta razionale e competitiva nel 2025. E potrà continuare ad esserlo anche negli anni a venire.
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