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Audi, scelta forte: cambio d’identità niente più anelli
Audi si prepara a rivoluzionare la sua immagine in Cina, sostituendo i suoi quattro anelli con il nome Purple.
Audi, noto marchio automobilistico tedesco, potrebbe intraprendere una svolta significativa nel mercato cinese, dove il logo dei Quattro Anelli verrebbe sostituito da un nuovo simbolo e il nome cambierebbe in “Purple”. Questa scelta riflette il desiderio del brand di adattarsi alle credenze e tradizioni locali.
In Cina, il numero 4 è associato alla sfortuna poiché la sua pronuncia ricorda la parola “morte” nel dialetto cantonese. I Quattro Anelli, simbolo storico di Audi, potrebbero quindi rappresentare un ostacolo per il successo dell’azienda nel Paese.
Audi diventa Purple: un cambio radicale per il mercato cinese
Il colore porpora, d’altra parte, ha una valenza completamente opposta. Nella cultura cinese, il porpora rappresenta eleganza, nobiltà e buona sorte. Adottare questo nuovo simbolo e nome, Purple, è una mossa mirata a trasmettere positività e a favorire una connessione più profonda con il pubblico cinese. La collaborazione con il partner locale SAIC, che ha già portato allo sviluppo di piattaforme specifiche per il mercato cinese, potrebbe segnare l’inizio di questa nuova era per il brand.
Nuova immagine e strategie future
La decisione di abbandonare i Quattro Anelli non è stata ancora ufficialmente confermata da Audi, ma secondo vari report locali sembra quasi inevitabile. Questo cambio strategico di identità potrebbe non solo eliminare le associazioni negative legate al numero quattro, ma anche rinforzare il posizionamento del marchio tedesco come innovatore in un mercato competitivo e culturalmente sensibile come quello cinese.
Oltre al rebranding, Audi punta anche a rilanciare la propria gamma di veicoli. Recentemente, il marchio ha svelato la nuova A6 e-tron, che si distingue per la sua straordinaria aerodinamica. Si discute anche della futura versione elettrica dell’A3, ribattezzata A4. Nonostante il calo delle vendite di auto elettriche e possibili ripercussioni sugli stabilimenti europei, il focus strategico rimane ben saldo sull’espansione nei mercati asiatici, confermando la volontà di restare un leader nel settore automobilistico globale.
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