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Aston Martin: emesse nuove azioni per evitare il crac
L’Aston Martin ha annunciato quest’oggi l’emissione di nuove azioni per aumentare il capitale sociale e scongiurare così il collasso.
Aston Martin sta raccogliendo 575,8 milioni di sterline (poco più di 660 milioni di euro) attraverso il rilascio di nuove azioni mentre i principali investitori, tra cui il fondo sovrano dell’Arabia Saudita, confermano tutto il proprio sostegno alla Casa automobilistica britannica di lusso, attualmente in difficoltà.
La società, con 109 anni di storia, ha dichiarato oggi l’emissione di quattro nuove azioni a 103 pence ciascuna per ogni titolo esistente. Come riporta il sito Automotive News Europe la quotazione è scesa stamane del 10 per cento a 432,9 pence. L’emissione rientra in un piano di aumento di capitale sociale, già comunicato in precedenza, di 653,8 milioni di sterline, che rende il Public Investment Fund (PIF) dell’Arabia Saudita uno dei principali stakeholder della compagnia.
L’Aston Martin ha sottolineato come l’operazione sia già andata in porto e sottoscritta, con il supporto di PIF, nonché di Yew Tree del presidente Lawrence Stroll e Mercedes Benz. Grazie alla raccolta fondi l’azienda avrà modo di abbassare il rispettivo debito e di immettere risorse nella costruzione di nuovi modelli, che andranno a impreziosire la gamma nei prossimi anni.
Il ‘no’ a Investindustrial e Geely
Il colosso automotive, proprietario della scuderia di Formula 1, ha sostenuto ingenti spese ed è stato colpito da intoppi nella catena di approvvigionamento. Inoltre, ha registrato una triplicazione semestrale ante imposte nel mese di luglio.
In quel frangente così delicato i piani alti hanno rispedito al mittente una proposta da 1,3 miliardi di sterline, che avrebbe comportato la cessione del controllo dell’attività al gigante italiano Investindustrial e alla realtà cinese Geely.
“Le fondamenta dell’Aston Martin rimangono traballanti con o senza l’aumento di capitale”, ha affermato Victoria Scholar, responsabile degli investimenti di Interactive Investor, indicando le criticità del primo semestre. Ha, dunque, aggiunto che un crollo della sterlina potrebbe attirare l’interesse di un acquirente estero.
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