Aston Martin alla ricerca di un nuovo partner tecnologico

Per Aston Martin alla ricerca di un nuovo partner tecnologico dopo la fine della collaborazione con Mercedes-AMG.

L’Aston Martin potrebbe essere alla ricerca di un nuovo partner tecnologico per assicurarsi una posizione di rilievo nell’industria delle supercar elettriche, mantenendo il proprio prestigio e la reputazione. Secondo alcune fonti interne all’azienda, la fornitura di motori, componenti e tecnologie da parte della Mercedes-AMG potrebbe interrompersi dopo il 2026, e i rapporti tra le due case automobilistiche sarebbero quasi al capolinea.

Per continuare a contare su un partner finanziariamente solido e in grado di fornire componenti e know-how tecnologico all’altezza, l’Aston Martin potrebbe allearsi con la Geely, il cui presidente è già il terzo più potente azionista della casa britannica. L’idea sarebbe di inserire il marchio Aston Martin nel cluster che comprende già i brand Volvo, Polestar e Lotus, ma l’acquisizione da parte del tycoon cinese potrebbe essere anche parziale, supportata da un programma di joint-venture mirato a sfruttare le sinergie garantite dai marchi cinesi più all’avanguardia sul fronte dell’elettrico.

L’idea di Lawrence Stroll

Tuttavia, sembra che il boss dell’Aston Martin, Lawrence Stroll, sia più interessato ad un accordo di partnership con il Public Investment Fund, un potente fondo sovrano saudita, il cui patrimonio totale stimato ammonta a oltre 620 miliardi di dollari. Gli arabi avrebbero offerto una partnership tecnologica con la Lucid Motors, la start-up di auto elettrica americana di cui sono proprietari al 60,5%. Secondo le voci riportate, i colloqui privati tra Stroll e i due manager della Lucid, Peter Rawlinson ed Eric Bach, si sarebbero intensificati di recente, e un eventuale accordo garantirebbe importanti vantaggi ad entrambe le parti: l’Aston Martin affiderebbe al costruttore USA la realizzazione di tutti i futuri modelli elettrici dal costo inferiore ai 200.000 euro, consentendo al nuovo collaboratore di appoggiarsi alle sue 134 concessionarie.

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